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05 settembre 2019

Toscana, rinnovato il protocollo tra la Regione e Inail per l’erogazione delle prestazioni di assistenza sanitaria

Un’operazione con un rilevante impatto sul territorio, che consente la realizzazione di una delle mission strategiche dell’Istituto. Ad oggi sono 36 le strutture private con le quali l’Ente ha sottoscritto l’accordo e l’auspicio è quello di incrementarne il numero

Toscana, rinnovato il protocollo tra la Regione e Inail per l’erogazione delle prestazioni di assistenza sanitaria

Erogazione prestazioni sanitarie Toscana

FIRENZE -  Sono state completate ad agosto le attività connesse al rinnovo, per un ulteriore triennio, del protocollo d’intesa con la Regione Toscana, per la definizione  delle  modalità di erogazione  di  prestazioni di assistenza sanitaria. Grazie alla proroga dell’accordo siglata dal presidente della Regione, Enrico Rossi, e dal presidente dell’Inail, Massimo De Felice, in Toscana sarà possibile proseguire l’erogazione di cure riabilitative integrative ai lavoratori infortunati o affetti da malattia professionale, con oneri a carico dell’Istituto, anche in strutture pubbliche e private accreditate con il Servizio sanitario regionale.      
 
Ottimizzare l’attività di recupero degli infortunati. In Toscana il percorso è stato avviato nell’agosto 2013 grazie alla sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Regione e Inail, seguito da un’apposita Convenzione quadro e da una serie di accordi contrattuali con singole Strutture riabilitative accreditate. Tenuto conto dei positivi risultati finora riscontrati, il rinnovo del citato Protocollo appare fondamentale nell’ottica di garantire un servizio qualitativo nei confronti degli infortunati sul lavoro e dei tecnopatici, ottimizzandone i tempi e le modalità di recupero. L’intesa, infatti, consentirà all’Inail di realizzare una reale presa in carico dei propri assistiti (dalle prime cure alla riabilitazione fino al reinserimento sociale e lavorativo), potenziandone la presenza sul territorio in un quadro di collaborazione rafforzata e di efficace integrazione con il Servizio sanitario regionale, adattando i servizi offerti al contesto specifico della realtà locale. Potrà così essere valorizzata anche la positiva esperienza di sviluppo dei processi riabilitativi che l’Istituto ha già maturato presso le proprie strutture attive in ambito regionale (Centro Polidiagnostico di Firenze e Centro di Riabilitazione Motoria di Volterra).
 
Erogare le prestazioni dei livelli integrativi di assistenza. Si tratta del secondo rinnovo (dopo quello dell’agosto 2016) di quel processo che consente all’Istituto di erogare - sia in forma diretta, tramite i propri centri, sia in forma indiretta, avvalendosi di strutture sanitarie pubbliche e private accreditate convenzionate con Inail - ai lavoratori infortunati o affetti da malattia professionale le prestazioni riabilitative rientranti nei cosiddetti livelli integrativi di assistenza (LIA) e non comprese nei livelli essenziali di assistenza (LEA).

Incrementare, in futuro, il numero delle convenzioni. Allo stato attuale sono attivi, infatti, complessivamente 36 accordi contrattuali: è auspicabile che il numero delle convenzioni possa aumentare a breve, tenuto conto soprattutto dei nuovi Istituti riabilitativi inseriti nell’elenco ufficiale allegato all’Accordo quadro Inail / Regione Toscana, e che quindi ci possa essere un ulteriore incremento delle prestazioni erogate nei confronti degli assistiti (trend già in deciso aumento: circa 600 percorsi riabilitativi avviati nel corso del 2016; circa 1200 nel 2017; circa 1700 nel 2018).
La qualità e la tempestività della riabilitazione (erogata direttamente nei centri Inail e nelle strutture convenzionate esterne, in sinergia con il Servizio sanitario regionale), consentirà sempre più, in prospettiva, di apprezzare riflessi positivi sulla durata media degli infortuni, con il conseguente contenimento dei relativi costi “sociali”, considerata la possibilità di riammettere i lavoratori in servizio tendenzialmente in tempi più brevi e in condizioni psico/fisiche migliori, con indubbi vantaggi sia per le aziende che per gli assistiti, contenendo quindi i costi per la collettività e le imprese.

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