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14 giugno 2019

A Roma consegnati gli Italian Paralympic Awards 2019, gli Oscar dello sport paralimpico

L’Inail tra gli enti che hanno sostenuto la manifestazione. Il Presidente dell’Istituto Massimo De Felice: “Lo sport strumento di straordinaria importanza per la riabilitazione e il reinserimento delle persone con disabilità”

A Roma consegnati gli Italian Paralympic Awards 2019, gli Oscar dello sport paralimpico

ROMA - La condivisione di un percorso comune fatto di idee e valori. Questa l’idea di fondo che ha accomunato i protagonisti della terza edizione degli Italian Paralympic Awards, gli Oscar dello sport paralimpico, che si è svolta ieri sera (giovedì 13 giugno) nella Sala delle Armi del Foro italico a Roma.

Luca Pancalli, presidente del Cip: “Il Comitato italiano paralimpico è un modo di pensare e di condividere”. “Qui - ha dichiarato Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico (Cip) - condividiamo un percorso insieme a tutti coloro che hanno visto in noi dei portatori sani di valori. Questo palco è un po’ la realizzazione di quello che vuole essere il Comitato italiano paralimpico cioè non soltanto un’organizzazione ma un modo di pensare e di condividere un percorso insieme. Vogliamo attraverso l’esempio dei nostri atleti spingere fuori dalle case ragazze e ragazzi disabili e portarli sulle piste di atletica. Questa è l’essenza del nostro movimento”.

Massimo De Felice: “Grazie ad un medico del nostro Istituto, l’intuizione delle prime Paralimpiadi”. Un movimento e un’idea che accomuna nel suo percorso enti e istituzioni, a cominciare dall’Inail, partner della manifestazione e compagno di viaggio da sempre del movimento. “L’Inail - ha dichiarato il presidente dell’Istituto Massimo De Felice - guarda allo sport come strumento di straordinaria importanza per la riabilitazione e il reinserimento delle persone con disabilità. Alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, fu proprio un medico dell’Istituto, il dottor Antonio Maglio, a intuire l’importanza della sport-terapia e a promuovere l’organizzazione delle prime Paralimpiadi di Roma. Maglio aveva compreso il ruolo fondamentale che l’attività motoria può svolgere nel recupero dell’integrità psico-fisica delle persone con disabilità. Un principio che rappresenta ancora oggi il fulcro della sinergia che l’Inail ha sempre più rafforzato nel tempo con il Comitato paralimpico italiano”.

Presente alla cerimonia di premiazione il direttore generale Giuseppe Lucibello. Dall’intuizione visionaria di Antonio Maglio molta strada è stata percorsa fino all’idea di dedicare ai campioni paralimpici un prestigioso riconoscimento come l’Italian Paralympic Award. La serata di gala, a cui ha partecipato anche il direttore generale dell’Istituto, Giuseppe Lucibello, è stata condotta dal giornalista Rai, Lorenzo Roata, storica voce dello sport paralimpico, in tv. Trasmessa in diretta su Raisport+HD la cerimonia ha visto la partecipazione di Andrew Parsons, presidente del Comitato paralimpico internazionale. Momenti di spettacolo con la ballerina Simona Atzori e con i cori, Voces Angelorum, Giovanile With Us, Mani bianche Musica popolare di Testaccio che hanno aperto la premiazione sulle note di “Nel blu dipinto di blu”.

Bertagnolli-Casal migliori atleti maschili, Sara Morganti femminile. Il premio al miglior atleta maschile è stato assegnato alla coppia di sci alpino, Giacomo Bertagnolli-Fabrizio Casal che ha fatto il pieno di medaglie sulle nevi dei Giochi di PyeongChang. Miglior sportiva: Sara Morganti, doppio oro mondiale nell’equitazione paralimpica a Tyron 2018. Il numero uno dei tecnici, invece, è Amauri Ribeiro, allenatore del sitting volley rosa, quarto ai Mondiali cinesi. Miglior squadra maschile, il team azzurro del Para Ice Hockey, quarto posto a PyeongChang. Miglior uomo squadra, Andrea Chiarotti, il capitano scomparso prematuramente. Si è aggiudicata il premio per la miglior squadra femminile la Nazionale di Pallavolo sorde, argento a Deaflympics, le olimpiadi per atleti non udenti.

Premio per la miglior canzone a Roberto Vecchioni con “T’insegnerò a volare” dedicata ad Alex Zanardi. I riconoscimenti hanno premiato non soltanto gli atleti ma anche artisti, giornalisti e registi che abbiano saputo dare voce e sostanza con le loro opere allo spirito paralimpico. “Questa canzone è dedicata a tutti gli sportivi paralimpici che mi hanno insegnato una lezione straordinaria ossia che l’uomo può essere più forte del destino”. Così Roberto Vecchioni ha commentato il premio per la miglior canzone a “T’insegnerò a volare”, scritta per Alex Zanardi. Premio “Corto televisivo” per il documentario Rai: “I limiti non esistono”. Miglior programma tv: “La vita è una figata” con Bebe Vio, madrina della serata. Il Premio “Cinema” è andato al documentario “Niente sta scritto” che documenta l’esperienza umanitaria in Africa della velocista azzurra Martina Caironi. Miglior testata web, il sito di Raisport, miglior testata giornalistica, il “Corriere dello sport stadio”.