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12 giugno 2019
“Orgogliosi di Twin”, Lorenzo De Michieli del Rehab Technologies ai microfoni di Rai radio uno sul prototipo IIT-Inail
In un’intervista durante la trasmissione di approfondimento Eta Beta, il coordinatore del laboratorio congiunto di ricerca si è soffermato sull’esoscheletro che a fine anno sarà marcato CEE come dispositivo medico
“Orgogliosi di Twin”, Lorenzo De Michieli del Rehab Technologies ai microfoni di Rai radio uno sul prototipo IIT-Inail
ROMA - L’esoscheletro Twin (gemello) che sarà marcato CEE come dispositivo medico a fine 2019 è un prototipo sperimentale a cui da quasi quattro anni stanno lavorando Istituto italiano di tecnologia (IIT) e Inail nell’ambito del Rehab Technologies. Nato nel 2013 questo laboratorio congiunto di ricerca punta ad ideare e realizzare soluzioni innovative protesiche, ortesiche e riabilitative ad alto contenuto tecnologico.
Un robot indossabile che consente di camminare per qualche ora. “L’esoscheletro - ha dichiarato Lorenzo De Michieli, coordinatore del Rehab Technologies ai microfoni di Rai radio uno - è di fatto un robot indossabile, in particolare Twin, a cui stiamo lavorando da quasi quattro anni insieme all’Inail, si indossa sulle gambe fino a metà del tronco”.
Camminare per qualche ora fuori o dentro casa. “La sua funzione - ha spiegato De Michieli - è quella di consentire a persone che non hanno più mobilità agli arti inferiori, ad esempio con lesioni spinali complete e croniche di camminare ancora, non di sostituire la carrozzina, le tecnologie non lo consentono ancora completamente, ma di camminare per qualche ora in casa o fuori. Siamo orgogliosi di Twin perché è molto semplice da usare, essendo facilmente smontabile”.
Un esoscheltro smontabile e trasportabile in un trolley. “L’idea che ci ha guidati - ha dichiarato il ricercatore - è quella di consentire a una persona in carrozzina di portarsi dietro, magari in macchina, dentro un trolley i pezzi dell’esoscheletro e montarselo addosso, occorrono circa cinque minuti, accenderlo e si può camminare per qualche ora, il tempo consentito dalla batteria”.
Twin non è ancora un prodotto ma lo diventerà tra qualche anno. L’obiettivo di questo prototipo ancora sperimentale, (non si tratta ancora di un prodotto, ma si pensa che possa esserlo nel giro di qualche anno) è quello di creare un oggetto che possa da un lato aiutare chi non può più camminare e dall’altro venire incontro alle esigenze di chi abbia subito lesioni parziali a causa di traumi o problematiche di tipo neurologico, ad esempio un ictus.
La nuova tecnologia in grado di quantificare il progresso della riabilitazione. “Persone che abbiano una mobilità residua degli arti inferiori - ha spiegato De Michieli - possono ricominciare a camminare in modo assistito attraverso protocolli terapeutici quantificabili. L’esoscheletro Twin è in grado di comprendere in che misura assistere di momento in momento, riuscendo a quantificare il progresso della riabilitazione in modo molto preciso”.
Inail polo della salute e sicurezza sul lavoro. L’Inail non è più soltanto un ente assicuratore ma un vero e proprio polo della salute e sicurezza sul lavoro: prevenzione, cura, riabilitazione, reinserimento e ricerca. La collaborazione tra Inail e Istituto italiano di tecnologia nasce dalla volontà di unire le capacità di due istituzioni pubbliche al fine di promuovere l’innovazione della ricerca coniugandola con la necessità di autonomia e reinserimento delle persone con disabilità.
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Pubblicazione
12/06/2019, 08:34
Ultimo aggiornamento
12/06/2019, 08:34
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