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21 maggio 2019

A Venezia, siglato il protocollo d’intesa contro il caporalato

L'obiettivo è realizzare un piano coordinato di intervento istituzionale in materia di contrasto al caporalato, al lavoro nero e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura

A Venezia, siglato il protocollo d’intesa contro il caporalato

Sinergia Inail Coop Form

Venezia - Oggi a palazzo Balbi, sede della giunta regionale del Veneto, il presidente della Regione ha firmato il protocollo di intesa con Veneto Lavoro, Anpal servizi, Ispettorato interregionale del lavoro, Inps, Inail, sindacati e organizzazioni datoriali per realizzare un piano coordinato di intervento istituzionale in materia di contrasto al caporalato, al lavoro nero e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura. Il protocollo fa seguito all’istituzione del tavolo regionale, nel luglio scorso, per favorire l’incontro legale tra domanda e offerta di lavoro nel settore primario.

I firmatari del protocollo. Alla sottoscrizione dell’intesa per un piano coordinato di attività sono intervenuti anche: l’assessore al lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan, l’assessore all’agricoltura, Giuseppe Pan, il direttore di Veneto Lavoro, Tiziano Barone, il presidente dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal), Domenico Parisi, il direttore regionale dell’Inps, Maurizio Emanuele Pizzicaroli, il direttore regionale dell’Inail, Daniela Petrucci, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali del mondo dell’agricoltura (Fai Cisl, Uila Uil e Flai Cgil), i responsabili delle organizzazioni datoriali del settore primario (Confederazione agricoltori, Cia, Coldiretti) e delle cooperative agricole, dell’agroalimentare e della pesca Agri Veneto, Fedagri, Confcooperative e Legacoop Veneto, tutti firmatari del protocollo.

Gli obiettivi da raggiungere. Il piano triennale di coordinamento e contrasto allo sfruttamento lavorativo riguarda un settore che in Veneto conta circa 65 mila aziende, con oltre 174 mila occupati a vario titolo, e che, in termini complessivi, contribuisce al 15 per cento del Pil regionale. L’intento è quello di: promuovere concrete azioni per rafforzare le condizioni di legalità, di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro del settore agricolo, ed efficaci azioni di informazione e tutela dei diritti dei lavoratori, con particolare riferimento alle vittime di grave sfruttamento; prevedere, in osservanza della normativa in materia di trattamento dei dati personali, lo scambio di informazioni rilevanti, anche tramite l’eventuale condivisione di dati statistici, in modalità aggregata, per rendere maggiormente efficace ed efficiente l’azione di controllo sul territorio; suggerire all’amministrazione regionale, nell’ambito dell’esercizio delle competenze ad essa attribuite, l’adozione di misure e politiche tali da contrastare i fenomeni di caporalato e sfruttamento lavorativo.

I dati statistici. Nel contempo, gli Enti pubblici che esercitano funzioni ispettive e di controllo si impegnano a rafforzare le azioni di istituto sul territorio regionale e a condividere con gli altri firmatari i dati statistici aggregati e le dinamiche emergenti. Veneto Lavoro provvederà alla realizzazione di specifici report periodici con cadenza almeno annuale, riferiti alle informazioni statistiche sull'andamento del mercato del lavoro del settore agricolo in Veneto, basandosi sull’analisi di dati disponibili e sul supporto fornito dagli altri firmatari. Specifiche azioni sono previste per rafforzare l'attività di incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore agricoltura, contrastando il lavoro sommerso. A tale scopo, la Regione del Veneto, Direzione Lavoro, con il supporto di Anpal Servizi Spa e con Veneto Lavoro, avvierà, presso il sistema dei servizi pubblici, attività finalizzate a: potenziare e mettere in trasparenza l’incrocio domanda e offerta di lavoro in relazione alle peculiarità del settore agricolo; promuovere i servizi offerti dai CPI nei confronti delle aziende del settore agricolo; promuovere i servizi di incrocio domanda/offerta; potenziare i servizi informativi finalizzati a favorire la conoscenza e la consapevolezza nei lavoratori dei loro diritti in ambito lavorativo, sindacale, sociale e sanitario, nonché dei rischi per la salute e la sicurezza relativi alle singole realtà lavorative. La Regione, tramite Direzione Lavoro e Veneto Lavoro, fornirà agli Organi di vigilanza le informazioni contenute nelle proprie banche dati e le rilevazioni statistiche relative al mercato del lavoro, al fine di mappare gli obiettivi sensibili sui quali intervenire nel contrasto alle forme di caporalato e/o di sfruttamento lavorativo.

Il Comitato Tecnico. È prevista l’istituzione di un apposito Comitato Tecnico, composto da un rappresentante di ogni soggetto sottoscrittore, con funzioni di monitoraggio delle azioni promosse in attuazione del protocollo e che dovrà predisporre una relazione tecnica annuale sullo stato di attuazione degli interventi.