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13 marzo 2019

In Piemonte uniti per promuovere il lavoro regolare in agricoltura

Protocollo d’intesa sperimentale per garantire trasparenza e legalità: nel Saluzzese nasce lo sportello dedicato al collocamento pubblico in agricoltura

In Piemonte uniti per promuovere il lavoro regolare in agricoltura

Firma protocollo sul Caporalato

TORINO - Assicurare la regolarità dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro stagionale in agricoltura, affrontando in modo condiviso i problemi relativi alla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, alla legalità, al trasporto e all’integrazione sociale e abitativa dei lavoratori, in gran parte di origine straniera: è l’obiettivo del protocollo d’intesa sperimentale siglato questa mattina in Sala Giunta tra Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro, Prefetture piemontesi, Ispettorato del lavoro, Inail Piemonte, Direzione regionale Inps, Anci Piemonte, organizzazioni sindacali (Flai Cgil e Cgil Piemonte, Fai Cisl e Cisl Piemonte, Uila e Uil Piemonte),  associazioni datoriali  e cooperativistiche del settore agricolo  (Coldiretti Piemonte, Cia Piemonte, Confgricoltura, Lega Coop e Confcooperative Piemonte), Arcidiocesi di Torino e Diaconia Valdese.
 
Uno strumento per prevenire e contrastare il caporalato. Il documento, sottoscritto dal presidente della Regione Sergio Chiamparino, accompagnato dalle assessore al Lavoro Gianna Pentenero e all’Immigrazione Monica Cerutti e dall’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero, intende prevenire e contrastare l’intermediazione illegale di manodopera nel settore agricolo garantendo, grazie alla collaborazione tra tutti i firmatari, l’applicazione dei contratti di lavoro collettivi, il rispetto dei principi di sicurezza e legalità nei rapporti di lavoro, ma anche la diffusione di buone pratiche volte a difendere e valorizzare la filiera agroalimentare italiana contrastando pratiche commerciali scorrette e ogni forma di sfruttamento della manodopera, e la promozione di iniziative per garantire l’ospitalità dei lavoratori stagionali in condizioni dignitose.
 
Nel Saluzzese il primo sportello sperimentale dedicato al collocamento pubblico in agricoltura. Per intervenire, in particolare, sulla complessa situazione che da diversi anni si verifica nel territorio del Saluzzese, per l’elevata concentrazione di lavoratori di origine straniera impegnati nella raccolta della frutta, il protocollo prevede inoltre l’attivazione, in via sperimentale, di uno sportello dedicato al collocamento pubblico in agricoltura, con l’obiettivo di conoscere e definire il fabbisogno di manodopera, snellire le procedure legate ai contratti di lavoro, prevenire fenomeni di irregolarità. L’Agenzia Piemonte Lavoro si impegna a predisporre, nei centri per l’impiego del territorio, elenchi di lavoratori disponibili al lavoro stagionale nel periodo maggio-novembre e a incrociarli con i fabbisogni occupazionali delle aziende o cooperative agricole, favorendo quindi l’incontro tra domanda e offerta di lavoro regolare.
 
"Questo protocollo – ha dichiarato il presidente della Regione Sergio Chiamparino – conferma l’impegno della Regione Piemonte per la promozione del lavoro regolare in agricoltura e insieme riconosce l’importanza del lavoro stagionale, che in alcuni settori agricoli è uno strumento centrale per garantire qualità e competitività anche internazionale alle nostre eccellenze. Lo sforzo della Regione è quindi di contribuire sempre più a creare condizioni di vita dignitose per tutti i lavoratori stagionali, sull’esempio delle molte esperienze positive già in atto in Piemonte, penso all’accoglienza, che intendiamo moltiplicare e valorizzare".

“Con riferimento alla legge nazionale per il contrasto al lavoro illegale – ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero –, obiettivo del protocollo è migliorare le condizioni di accoglienza dei lavoratori insieme ai soggetti attuatori degli enti locali e alle associazioni. Un testo unico che include il concetto di dignità di tutti i lavoratori, come principio a cui possiamo ispirare le nostre politiche anche nella futura programmazione. Un plauso al mondo agricolo che non si è mai sottratto al confronto ed è in prima fila per garantire la qualità del lavoro nella produzione agroalimentare di qualità. Inoltre ricordo il sostegno di Regione Piemonte agli amministratori locali e alle aziende, attraverso un bando innovativo a sostegno dei Comuni che presentano progetti per l’ospitalità dei salariati agricoli stagionali”.

“È molto importante, nell’ambito del protocollo – ha sottolineato l’assessora al Lavoro Gianna Pentenero –, la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti per poter mettere in campo, a favore di lavoratori e imprese,  servizi volti a promuovere contratti regolari, contrastando l’illegalità e immaginando condizioni di vantaggio per le imprese che scelgano la strada della legalità e della buona economia. La sperimentazione del collocamento pubblico in agricoltura interesserà in una prima fase il territorio del Saluzzese, e potrà essere esteso all’intero territorio regionale”.
 
“Questo protocollo – ha concluso l’assessora all’Immigrazione Monica Cerutti – costituisce un passo in avanti importante, a livello regionale, perché mette insieme soggetti diversi, con competenze diverse, con l’obiettivo di contrastare lavoro nero e sfruttamento. Fondamentale sarà la connessione con altri progetti regionali che stiamo potenziando. Uno su tutti, già avviato, è l’Anello Forte che mira a tutelare le vittime di tratta e sfruttamento”.
 
“Con la firma di questo Protocollo di intesa poniamo le basi per unire gli intenti e le risorse affinché nel settore agricolo, soprattutto per quanto riguarda il lavoro stagionale, siano attuati i diritti e le garanzie spettanti a tutti i lavoratori, tra cui la tutela della sicurezza del lavoro che l’Inail da sempre promuove in tutti gli ambiti professionali” ha commentato il Direttore dell’Inail Piemonte, Alessandra Lanza. “Come per altri accordi siglati con la Regione Piemonte – ha aggiunto Lanza - ancora una volta punto di forza del Protocollo è la collaborazione, la rete, costituita con gli enti firmatari, ciascuno con competenze specifiche e distinte, per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti. Proprio sulla scorta delle esperienze precedenti ritengo che grazie a questa intesa godremo di condizioni più favorevoli e avremo nel complesso più strumenti per contrastare il lavoro nero e prevenire fenomeni di sfruttamento del lavoro stagionale; per questi motivi confido nell’esito positivo della sperimentazione nel territorio del Saluzzese e mi auguro che l’esperienza possa essere estesa con successo in altre aree del Piemonte”.
 

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