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22 febbraio 2019

Gran galà dello sport paralimpico veneto

Organizzato dal Comitato Regionale Veneto, l’evento è stato fortemente voluto dal presidente Ruggero Vilnai per dare il giusto risalto alle imprese paralimpiche degli atleti della regione Veneto nell’anno appena trascorso

Gran galà dello sport paralimpico veneto

sport paralimpico veneto

PADOVA - Si è svolta martedì 19 febbraio, nella splendida cornice di Villa Foscarini Rossi nel comune veneziano di Stra, la prima edizione del Gran galà dello sport paralimpico Veneto.
 
A sottolineare l’importanza dell’iniziativa, che ha visto la presenza ufficiale dei sindaci, assessori e delegati dei comuni di origine di atleti e dirigenti premiati, non è voluto mancare alla cerimonia il presidente nazionale Luca Pancalli, confermando la vicinanza ad uno dei movimenti regionali più prolifici in termini di attività e di risultati.

Inail e sport-terapia, un legame che risale agli anni '50.  Presente anche Daniela Petrucci, direttore regionale Inail del Veneto, che ha sottolineato come il legame tra l’Inail e la sport-terapia sia iniziato negli anni ’50, quando il prof. Antonio Maglio, medico dell’Istituto, grazie a una felice intuizione e sulla scorta dell’esperienza del dott. Guttmann, neurochirurgo inglese che aveva avviato alla pratica sportiva i reduci della II Guerra Mondiale con lesioni midollari, praticava la “sport terapia” presso il Centro Paraplegici Inail di Villa Marina di Ostia. Fondamentale inoltre è stato il ruolo dell’Inail e del prof. Maglio nella nascita dei giochi paralimpici internazionali, la cui prima edizione si è tenta a Roma nel 1960. Motivo per cui si è rinnovato l’accordo per la riapertura degli sportelli informativi e di indirizzo in ambito di attività sportiva paralimpica dedicata agli assistiti dell’Istituto presso le sedi dell’Istituto.
 
Un appuntamento fisso per celebrare la bravura degli altleti. “Organizzare una cerimonia ogni quattro anni ci sembrava riduttivo”, ha spiegato Ruggero Vilnai in apertura di serata. “I nostri atleti conseguono ogni anno numerosi ed esaltanti titoli a livello europeo e mondiale, e questo merita certamente che d’ora in avanti un appuntamento come questo diventi fisso. Atleti, dirigenti, volontari: il mondo paralimpico veneto è vivo, vitale, pieno di cose da raccontare e di storie da far conoscere, per questo ci sembrava sacrosanto trovare il giusto contesto per riconoscerne i meriti lanciando nel contempo un messaggio, perché se è vero che il paralimpismo è in crescita e che siamo in tanti a fare sport, altrettanto vero è che sono ancora troppi quelli che invece non ne fanno per nulla”.

Lo sport paralimipico come rivoluzione culturale per l'Italia. Si è congratulato per l'iniziativa il presidente nazionale Pancalli: “Complimenti all’amico Vilnai e a tutto il Comitato Veneto per l’idea e per la location davvero splendida. La vostra regione è da sempre uno dei terreni più fertili non solo di campioni e talenti, ma anche e soprattutto di vera cultura sportiva. Questo è a maggior ragione significativo rispetto al momento delicato che sta attraversando l’Italia in questo momento storico, perché le politiche sportive sono in realtà a pieno titolo parte delle più generali politiche di welfare, una delle risposte più concrete rispetto al tema del recupero e dell’inserimento sociale di tanti ragazzi e ragazze nel nostro paese. Lo sport paralimpico sta scrivendo pagine di una vera e propria rivoluzione culturale italiana, tutti noi che ne facciamo parte stiamo contribuendo a cambiare in meglio l’Italia, ecco perché questi momenti di solenne riconoscimento non sono fini a se stessi, ma costituiscono una preziosa testimonianza di valori imprescindibili come il lavoro, l’impegno, il rispetto, il sacrificio, la volontà di superare i limiti individuali e della nostra società”.
 
Lo sport è prima di tutto voglia di vivere. È intervenuto anche il presidente del Coni Veneto Gianfranco Bardelle: “Sono particolarmente felice di esser qui con voi questa sera, testimone come tutti di una crescita impetuosa del mondo paralimpico, una crescita che c’è, ma che deve proseguire sempre più impetuosa. Il rapporto tra Cip e Coni nella nostra regione è sempre stato speciale, perché certamente non possono esserci punti di distinguo o difficoltà di dialogo tra persone di sport, perché lo sport è prima di tutto voglia di vivere, che solo successivamente si traduce in performance, medaglie, risultati, competizioni mondiali ed infine Olimpiadi. Questo è il vero messaggio, rilanciato anche da una serata come questa, e questo messaggio le istituzioni debbono capirlo a fondo, metabolizzarlo e dargli la giusta importanza, per rendere la nostra società un posto migliore”.
 
La medaglia d'oro è stata conferita a Silvia Bennardo e Alice Calcagni (seconde con la Nazionale italiana ai Deaflympics di Volley a Sansun, Turchia); Riccardo Piggio e Davide Vignando (Campioni del Mondo con la Nazionale Italiana di Futsal ai Mondiali Fifds di Viseu, Portogallo). ll premio L'Olimpo, conferito a personalità particolarmente distintesi nella promozione e nel sostegno allo sport paralimpico, è stato assegnato a Claudio Carta (ex presidente del Cip Veneto) e a Renzo Colle (ex delegato provinciale Cip Belluno).