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05 febbraio 2019
Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal vincono cinque medaglie ai mondiali di sci alpino paralimpico di Sella Nevea
I due atleti si aggiudicano quattro ori e un argento nella varie specialità. Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico (Cip): “È una vittoria storica”
Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal vincono cinque medaglie ai mondiali di sci alpino paralimpico di Sella Nevea
SELLA NEVEA - Cinque medaglie in altrettante gare. Questo il prezioso risultato che la coppia formata dallo sciatore ipovedente Giacomo Bertagnolli e dalla sua guida Fabrizio Casal porta a casa. I due atleti hanno chiuso il Mondiale di sci alpino paralimpico sulle nevi friulane di Sella Nevea, raggiungendo il podio più alto nello slalom, nella discesa libera, nel super G e nella supercombinata e il secondo posto nello slalom gigante.
Due ragazzi nati nel 1999 alla conquista del mondo. Provenienti da Cavalese, al centro della valle di Fiemme, in provincia di Trento, i due sciatori sono nati, nello stesso anno, il 1999, a poche settimane di distanza l’uno dall’altro: Giacomo il 18 gennaio, Fabrizio il 16 aprile. La loro amicizia è nata tra i libri e i quaderni dell’Istituto, “La rosa bianca”, dove i due hanno condiviso sogni e attese sportive. Dai loro comuni interessi ha preso vita un sodalizio umano e professionale che sta regalando gioie e soddisfazioni a tifosi e appassionati.
Il presidente del Comitato italiano paralimpico (Cip) Luca Pancalli: “è una vittoria storica”. “Giacomo e Fabrizio ci hanno regalato ancora una volta grandissime emozioni - ha dichiarato Luca Pancalli - entrambi hanno affrontato questo Mondiale con una determinazione e una consapevolezza da campioni, senza perdere la voglia di divertirsi con lo sport. Chiudono questa competizione con una vittoria storica, che li fa entrare di diritto nell’élite dello sport paralimpico internazionale”.
Lo prime discese di atleti con disabilità nel 1948 in Austria. Lo sci alpino paralimpico può essere praticato da donne e uomini con disabilità fisiche o visive e si può esercitare per tutte le specialità: discesa libera, supergigante, slalom gigante e speciale, combinata e supercombinata. Le persone affette da cecità o ipovisione sono accompagnate da una guida che li precede sulla pista, dando loro indicazioni e consigli sul percorso da seguire. Le prime discese di sportivi con disabilità che si svolsero, in Austria, nel 1948, ebbero come protagonisti i reduci della seconda guerra mondiale.
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Pubblicazione
5/02/2019, 13:26
Ultimo aggiornamento
5/02/2019, 13:26
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