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13 giugno 2018

Le “Note diverse”

L’iniziativa rientra tra i progetti di reinserimento sociale per le persone con disabilità da lavoro promossi da Inail Umbria

Le “Note diverse”

Immagine Note Diverse

Bastia Umbra (PG) - Si è svolta presso l’Auditorium Sant’Angelo “la prima” del laboratorio musicale promosso da Inail Umbria teso al reinserimento sociale delle persone con disabilità da lavoro.

Venti assistiti Inail hanno partecipato all’iniziativa. Sono una ventina gli assistiti Inail dell’Umbria che hanno avuto l’opportunità di provare una nuova esperienza, attraverso cui valorizzare le proprie abilità, superare i propri limiti e instaurare nuove relazioni personali. L’evento è stato aperto dall’intervento del sindaco di Bastia Umbra Stefano Ansideri che, nel condividere i valori dell’iniziativa, ha messo a disposizione lo spazio per lo spettacolo. Ha preso parte all’evento anche il sindaco di Sigillo, Riccardo Coletti, impegnato da tempo, insieme all’Istituto e ad altri partner, nel progetto di un modello di città “senza barriere”, esportabile agli altri comuni della Regione.

La musica come veicolo di reinserimento sociale. “Il progetto ‘Note diverse’ - ha spiegato Alessandra Ligi, direttore regionale Inail Umbria - coerente con le recenti linee di indirizzo emanate dall’Istituto nell’ambito delle politiche per la salute e nell’ottica della tutela globale e integrata e della presa in carico delle persone infortunate e tecnopatiche, si propone di agevolare il reinserimento nella vita di relazione degli assistiti coinvolti nella speranza di un loro eventuale reinserimento lavorativo”.  Nella consapevolezza che ogni diversità costituisca un valore e non un limite, è stato creato un contesto privo di barriere, fisiche e psicologiche che ha permesso ad ogni partecipante di utilizzare le proprie capacità per l’apprendimento di nozioni musicali, facendo ricorso a semplici strumenti, individuati con l’aiuto dei maestri della Società cooperativa sociale “Centro servizi Foligno”, a cui è stata affidata la realizzazione del progetto.

Battisti, De André e Branduardi gli autori interpretati. Nel corso dell’anno di laboratorio la musica ha accompagnato gli assistiti nel processo interiore di accettazione e superamento dell’evento traumatico, innescando favorevoli percorsi di crescita dell’autostima e consolidando la consapevolezza e la fiducia nelle proprie capacità. In occasione della performance musicale sono stati eseguiti brani di grandi cantautori italiani: Lucio Battisti, Fabrizio De André, Angelo Branduardi e di gruppi storici come il Quartetto Cetra, realizzando momenti di rap vocale in grado di coinvolgere il pubblico presente.

“Suonare insieme richiede l’ascolto di se stessi e degli altri”. Per le assistenti sociali della Regione coinvolte attivamente nel progetto: “Il valore aggiunto del percorso è stato indubbiamente la forte relazione umana instaurata tra gli artisti e i maestri grazie al collante della musica, suonare insieme richiede necessariamente l’ascolto di se stessi e degli altri ed aiuta le persone a sincronizzarsi, attraverso una forma di comunicazione alternativa in grado di creare nei partecipanti legami ed interazioni andati ben oltre l’orario di lezione”.