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21 giugno 2018

A La Spezia un seminario sull’impegno dell’Inail per il reinserimento dei lavoratori infortunati

Promosso dalla Direzione territoriale spezzina e dall’Ordine dei medici, il corso, rivolto a medici del lavoro e legali, con funzione di medici competenti, ha approfondito il nuovo Regolamento dell’Istituto in materia

A La Spezia un seminario sull’impegno dell’Inail per il reinserimento dei lavoratori infortunati

Immagine seminario reinsermento La Spezia

LA SPEZIA - Si è svolto il 20 giugno scorso, alla Spezia, il seminario dal titolo “Il reinserimento lavorativo dopo infortunio sul lavoro. L’impegno dell’Inail alla luce del nuovo Regolamento”, un’iniziativa promossa dall’Ordine dei medici della Spezia e della Direzione territoriale Inail. Cinquanta i partecipanti, tra cui prevalentemente medici del lavoro e medici legali, con funzioni di medico competente, che hanno ottenuto 4 crediti Ecm.

Il Regolamento e il giudizio determinante del medico competente. Il dirigente medico dell’Inail, Stella Greco, dopo i saluti del direttore della Sede, Valerio Scoyni, ha avuto il compito di illustrare il Regolamento dell’Istituto sul reinserimento lavorativo e il ruolo che il medico competente può svolgere nel favorire la conoscenza e l’utilizzo di questo strumento presso la propria azienda. A spiegare, invece, il giudizio di idoneità del medico competente, determinante per accedere ai finanziamenti previsti dal Regolamento, sono stati Lorenzo Paita, medico competente, e la collega Silvia Simonini, vicepresidente nazionale della Siml, società di medicina del lavoro, mentre Angelo Villa, della Asl 5 Psal, ha parlato del ricorso contro il giudizio del medico competente.

Scoyni: “La partnership con la Asl è un valore aggiunto”. “Il corso appena concluso esprime il valore strategico della mission istituzionale in tema di reinserimento lavorativo delle persone disabili da lavoro - ha commentato il direttore, Valerio Scoyni - e si arricchisce, con riferimento al territorio, della rete di relazioni attive e, in modo peculiare, della partnership consolidata con l’Azienda sanitaria locale”.