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06 marzo 2018
Parte la campagna di comunicazione “Le belle storie Inail”, video-racconti di vita e di rinascita
Ispirata a un progetto della pagina Facebook istituzionale, dove persone assistite dall’Istituto hanno raccontato il loro percorso di reinserimento sociale, prima attraverso dei post e ora in video, proprio per conoscerli meglio
Parte la campagna di comunicazione “Le belle storie Inail”, video-racconti di vita e di rinascita

Un emozionante viaggio da nord a sud per incontrare i protagonisti della rubrica “Le Belle Storie”, che si sono raccontati sulla pagina Facebook dell’Inail e ora si svelano anche in video.
I protagonisti sono quasi tutti infortunati sul lavoro che hanno ritrovato la forza di rimettersi in gioco e che convivono serenamente con la propria disabilità, che, per alcuni, è divenuta la loro forza. Partendo dal momento dell’incidente, raccontano la loro storia e l’incontro con l’Ente, che li ha accompagnati in un percorso di reinserimento sociale. E anche questo ha permesso loro di rimettersi in gioco, di ricominciare e reinventarsi una nuova vita.
L’Inail, attraverso percorsi mirati e individuali, ha sostenuto queste persone, durante la riabilitazione, nel superamento delle barriere architettoniche, nelle attività sportive e per alcuni è diventato addirittura una seconda famiglia.
La rubrica “Le Belle Storie” della pagina Facebook. I social rappresentano per la pubblica amministrazione un'opportunità immensa: farsi conoscere senza barriere, superare la burocrazia e parlare direttamente ai propri utenti con parole semplici e dirette.
L'Inail, per la materia che tratta, è un ente molto “social”, e dalla necessità di far conoscere quello che viene fatto sul territorio, è nata l’idea di creare una rubrica fissa sulla pagina Facebook Inail, chiamata “Le Belle Storie”.
La rubrica è divenuta un innegabile successo, con una altissima media di visualizzazioni, click sulla notizia e Mi Piace sui suoi post.
La campagna “Le belle storie Inail”. Obiettivo della campagna è informare sulla qualità e la varietà delle attività dell’Inail nei confronti dei loro assistiti, attraverso le voci e i volti delle persone coinvolte che, in una video intervista, raccontano la loro storia e la loro esperienza di contatto con l’Istituto.
Immagini, ricordi e descrizioni che parlano anche dell’impegno delle sedi territoriali, degli assistenti sociali, dei progetti di reinserimento nella vita sociale e di “piccoli” aiuti concreti per affrontare senza barriere la nuova vita.
La campagna vuole essere anche un mezzo per inviare un messaggio positivo e offrire uno stimolo a quelle persone che, di fronte alle oggettive difficoltà causate dalla condizione di disabilità, si arrendono.
Ricostruzione del mondo intorno a sé. Non tutti sanno che dietro questi invalidi del lavoro che piano piano ricominciano a vivere c’è un Ente che li sostiene quotidianamente e che li accompagna, attraverso le sedi territoriali, attraverso il Centro Protesi, nel delicato percorso di ricostruzione della loro vita.
Parliamo dell’azione di sostegno studiata dalle equipe multidisciplinari per il reinserimento nella vita di relazione, degli interventi tecnici per il superamento delle barriere architettoniche, come l’installazione nelle loro abitazioni di dispositivi automatizzati, della fornitura degli ausili necessari. Ma parliamo anche di persone pronte ad ascoltarli e ad aiutarli anche “reinventando e studiando percorsi” ad hoc per ciascuno di loro.
Interventi per il recupero dell'autonomia. Il “Regolamento per l’erogazione agli invalidi del lavoro di dispositivi tecnici e di interventi di sostegno per il reinserimento nella vita di relazione” dell’Inail, prevede la possibilità di erogare interventi finalizzati al recupero dell’autonomia dei lavoratori infortunati o affetti da malattia professionale, secondo una visione bio-psico-sociale della disabilità. Gli interventi sono individuati nell'ambito di un Progetto riabilitativo personalizzato, realizzato dall'equipe multidisciplinare di I livello della sede locale Inail competente, per domicilio del lavoratore, tenendo conto dell’ambiente di vita e dei bisogni individuali conseguenti alla condizione di disabilità.
Il viaggio comincia con Alessandra e Lulù. La prima bella storia è quella di Alessandra Santandrea, sulla carrozzina da più di dieci anni. È lei a raccontarci del suo infortunio in itinere, della riabilitazione al Centro Protesi Vigorso di Budrio e della sua rinascita, anche grazie alla vicinanza dei fisioterapisti, psicologi ed esperti dell’Inail che l’hanno sempre seguita e accompagnata nella risalita della sua vita.
Oggi Alessandra è un’energica quarantenne e parla della sua amicizia speciale con una cagnetta, Lulù, con lei da dieci anni. Grazie a lei è diventata istruttrice di pet therapy, aiuta altri disabili e persone in difficoltà e ora il suo sorriso è un dono per chiunque la incontri.
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Pubblicazione
6/03/2018, 10:57
Ultimo aggiornamento
6/03/2018, 10:57
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