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16 gennaio 2018
Da Pyeongchang a Terni, il 2018 nel segno dello sport paralimpico
Dai giochi invernali di Corea ai campionati europei di scherma in Umbria, gli atleti pronti a scendere in pista per centrare nuove vittorie
Da Pyeongchang a Terni, il 2018 nel segno dello sport paralimpico

All’alba del nuovo anno sono diversi gli appuntamenti sportivi che il Comitato paralimpico ha in serbo per i suoi atleti. Il 2018 nasce nel segno dei XII Giochi paralimpici invernali, in programma dal 9 al 18 marzo, in Corea del Sud, a Pyeongchang.
Sci nordico e alpino, snowboard, para-ice hockey le discipline paralimpiche invernali. Nella competizione iridata gli azzurri gareggeranno nello sci nordico e alpino, nello snowboard e nel para-ice hockey. Coinvolte la Federazione italiana sport invernali paralimpici e quella sport del ghiaccio. Si tratta della seconda manifestazione paralimpica che si svolge in Corea del Sud dopo l’edizione estiva del 1988. La mascotte è l’orso tibetano Bandabi.
Luca Pancalli, presidente del Cip: “Guardiamo alle giovani promesse con attenzione e speranza”. “Nell’ultimo quadriennio abbiamo avviato un nuovo corso: la Federazione ha intrapreso un percorso di rinnovamento e questo mi rende moderatamente soddisfatto. Abbiamo alcune giovani promesse. Guardiamo a loro con attenzione e speranza. Le Paralimpiadi invernali sono sempre particolari: dipende dalla giornata, dalla sciolina, da fattori come un colpo di vento o la condizione della pista. È tutto un punto interrogativo. Vincere le medaglie paralimpiche e mondiali è importante per i nostri atleti, campioni e campionesse di altissimo livello, ma è soprattutto fondamentale per la promozione dello sport tra le persone con disabilità”.
In Umbria a settembre i campionati europei di scherma paralimpica. A Terni a settembre, il Comitato organizzatore coordinato da Alberto Tiberi, presidente del Circolo scherma della cittadina umbra, organizza, al Palatennistavolo, “Aldo De Santis”, i Campionati europei di scherma paralimpica. “Organizzare un campionato europeo di scherma paralimpica - ha dichiarato Tiberi - è un traguardo ambitissimo da qualsiasi organizzazione”. Se per gli spadaccini paralimpici si dovrà attendere ancora qualche mese, è appena ricominciato, dopo la sosta natalizia, il campionato di serie A di basket in carrozzina con la prima giornata del 2018.
Da Ludwig Guttman ad Antonio Maglio, come nascono le paralimpiadi. Lo sport paralimpico è figlio dell’impegno e della tenacia di due medici: Ludwig Guttman e Antonio Maglio. Osservando un gruppo di giovani pazienti feriti in guerra che sulle sedie a rotelle giocava a polo, Guttman, medico tedesco fuggito in Inghilterra, a causa del nazismo, ha l’intuizione che lo sport sia la chiave per una ripresa psicofisica dei degenti. Nel 1948 si aprono a Londra le Olimpiadi e il neurochirurgo organizza la competizione parallela dei Giochi di Stoke Mandeville. Sulla scia dell’esperienza del luminare tedesco, Antonio Maglio, medico dell’Inail, ha l’intuizione di portare in Italia i giochi di Stoke Mandeville, dando il via alle prime paralimpiadi di Roma 1960. Impresa che riesce grazie all’Inail che lo aiuta nel suo sogno di vita e di sport.
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Pubblicazione
16/01/2018, 10:52
Ultimo aggiornamento
16/01/2018, 10:52
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