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22 settembre 2017
Premio Innovazione S@lute: riconoscimento all’Inail per il progetto Khare
La piattaforma informatica aiuta il paziente nel percorso riabilitativo e velocizza i tempi di recupero, fornendo dati e rilevazioni sugli esercizi svolti a medici e fisioterapisti
Premio Innovazione S@lute: riconoscimento all’Inail per il progetto Khare

ROMA - Riconoscimento all’Inail, nell’ambito del premio Innovazione S@lute 2017, la convention che si è svolta al Centro congressi Roma - eventi - Fontana di Trevi, il 20 e il 21 settembre. Promossa da “Allea”, società di comunicazione e dal Forum della Pubblica amministrazione, la kermesse ha premiato le idee innovative, all’interno della tematica dell’innovazione per la salute.
Riconoscimento all’Inail per il progetto Khare. L’Istituto ha ottenuto un prestigioso riconoscimento per il progetto Khare, una piattaforma tecnologica che attraverso un normale computer e un sistema di rilevamento e tracciatura dei movimenti (Kinect) aiuta il medico e il fisioterapista a controllare e valutare l’esercizio svolto dal paziente. Sviluppato per Inail da Dedagroup e Microsoft il progetto Khare (Kinect hololens assisted rehabilitation experience) è finalizzato a migliorare l’esperienza riabilitativa degli infortunati e a ottimizzare il lavoro di medici e fisioterapisti.
Khare, la raccolta dati e i neuroni a specchio. Attraverso il controllo dell’esercizio e il rilevamento di una serie di dati utili al percorso riabilitativo, “Khare” consente al medico di verificare i progressi del paziente e di ricevere utili informazioni per correlare, nei trattamenti terapeutici, assistiti simili per patologia o cura. La piattaforma permette di realizzare il percorso riabilitativo tramite il meccanismo dei neuroni a specchio, in virtù del quale, un esercizio di fisioterapia svolto, osservando il comportamento di un altro individuo, tende ad essere appreso più in fretta.
Principale obiettivo: rispondere alle necessità dell’infortunato. L’assistito è preso in carico dall’équipe multidisciplinare attraverso la stesura del progetto riabilitativo personalizzato, condiviso con il paziente e individuato sulla base dei bisogni e delle abilità residue. Il fine perseguito è quello di rispondere velocemente alle esigenze dell’infortunato, grazie a trattamenti riabilitativi personalizzati di elevata qualità tesi non soltanto al recupero dell’efficienza funzionale, ma anche a quello della capacità di lavoro.
Riduzione dei tempi di recupero grazie alla tecnologia. Inail, ogni anno, registra circa 1200 casi di infortuni con inabilità temporanea su cui viene fatta riabilitazione, i tempi di recupero sono di 80 giorni in media. Sulla base degli studi svolti, il progetto Khare consentirebbe di ridurre del 10 per cento il periodo necessario alla ripresa. La piattaforma tecnologica sarà resa disponibile ad un team scientifico composto da Inail e dall’Istituto di Neuroscienze CNR di Parma, per la realizzazione di un progetto per lo sviluppo e la validazione clinica di un percorso riabilitativo integrato tra metodiche tradizionali e Action observation treatment, un nuovo approccio terapeutico per la cura di alcune gravi patologie.
Tre centri di eccellenza per l’avvio del progetto. La sperimentazione del prototipo, primo esempio di integrazione tra le strutture riabilitative Inail, verrà svolta nei tre centri di eccellenza dell’Istituto: Centro protesi di Vigorso di Budrio, Filiale di Roma e il Centro di riabilitazione motoria di Volterra che sarà anche capofila dell’iniziativa.
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Pubblicazione
22/09/2017, 14:04
Ultimo aggiornamento
22/09/2017, 14:04
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