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20 settembre 2017
Ambasciatori dello sport paralimpico a Milano
Il gruppo composto da 50 campioni vincitori di medaglie a Londra 2012 e a Rio 2016 parte per un ideale viaggio, all’interno del Paese, per raccontare le proprie storie di vita e di sport. Inail tra i partner dell’evento.
Ambasciatori dello sport paralimpico a Milano
MILANO - Il cuore paralimpico batte sempre più forte. A Milano, oggi, alle 11,30, presso l’atrio della stazione centrale (ingresso da piazza Duca d’Aosta) è in programma la presentazione dell’iniziativa: “Ambasciatori dello sport paralimpico”.
I campioni di Londra e Rio pronti a partire. Capitanati dall’ex pilota di Formula uno e campione di handdbike Alex Zanardi, gli atleti vincitori di medaglie ai giochi di Londra 2012 e di Rio 2016, tra cui Bebe Vio, Oney Tapia, Martina Caironi, Assunta Legnante e Monica Contrafatto si preparano a partire per un viaggio nelle scuole, nei presidi sanitari, all’interno delle unità spinali al fine di raccontare le proprie esperienze sportive e di vita. Organizzata con il sostegno di Ferrovie dello Stato e di Grandi stazioni Retail l’iniziativa, introdotta da un intervento del presidente del Comitato italiano paralimpico (Cip), Luca Pancalli, si avvale del contributo, come partner dell’evento, tra gli altri, dell’Inail.
Caironi, Vio e Zanardi in viaggio verso Milano. La manifestazione viene preceduta dal racconto sui canali social del Cip e di ferrovie dello Stato, sotto l’hashtag #Cuore paralimpico, dei viaggi verso Milano, di Bebe Vio da Venezia, Martina Caironi (assistita dal centro protesi di Vigorso di Budrio dell’Inail) da Bologna e Giulio Maria Papi da Roma. Ad accompagnare i tre atleti sono i cronisti in erba di "Noi siamo futuro" che raccontano il viaggio attraverso articoli, video e post pubblicati sull’omonimo giornale on line degli studenti e sui propri canali social.
Pancalli: “Un progetto per far conoscere ai disabili le opportunità che lo sport può offrire”. “Con questa iniziativa - ha spiegato Luca Pancalli - vogliamo far conoscere, attraverso i nostri campioni le opportunità che lo sport può offrire alle persone disabili, nonché i valori e gli interessi del nostro mondo. Per molti di noi gli spostamenti presentano tante difficoltà. Il nostro Paese deve fare ancora molto per il superamento delle barriere architettoniche, ma serve un grande lavoro culturale e lo sport, da questo punto di vista, è un amplificatore delle problematiche che i disabili devono affrontare”.
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Pubblicazione
20/09/2017, 09:10
Ultimo aggiornamento
20/09/2017, 09:10
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