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18 luglio 2017
Mondiali di atletica, oro e due argenti per Martina, Monica e Federica
Affermazione a Londra per le tre atlete assistite dal Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio e dalla sua filiale romana
Mondiali di atletica, oro e due argenti per Martina, Monica e Federica

Tripla vittoria azzurra ai Mondiali paralimpici di atletica leggera, a Londra. Martina Caironi è oro, Monica Contrafatto, argento, nella specialità cento metri T42; Federica Maspero, argento, sui quattrocento metri T43-44.
Martina in testa ha chiuso, in 14”65, vicina al primato mondiale. A seguire Monica con 15”35, subito dietro la statunitense Scout Basset in 16”68.
La medaglia spinge Martina Caironi verso nuovi traguardi, con un pensiero per la collega e amica, Monica Contrafatto: «Pensare a Monica ed essere felice per lei, mi porta a sentire quanto sia importante essere visibile a tanta gente. Ormai lei vola da sola. Abbiamo fatto due mondiali e una Paralimpiade insieme, ma correre qui a Londra anche per me ha un valore simbolico, è lo stadio della mia consacrazione internazionale. Mi sento a casa, coccolata».
Monica Contrafatto ha vissuto con grande intensità emotiva la vigilia mondiale. «Era più qui a Londra che a Rio. Posso dirlo: mi sono svegliata alle cinque e trenta, non vedevo l’ora di gareggiare. Sono state sensazioni diverse, con mille emozioni dentro. Mi sono sentita trasportata di nuovo in quel letto di ospedale, quando vedevo Martina. Tornata dall’Afghanistan pensavo che la mia vita fosse finita, dopo aver perso l’operatività da militare. In quel momenti mi si sono aperti nuovi stimoli. La vita deve essere fatta di questi. Da operativo, il mio si è trasformato in quello sportivo. Questa pista vedeva la mia rinascita. Il mio input è stata Martina che correva qui, ma poi devo ringraziare Nadia Checchini, tecnico con cui ho cominciato e Michele Gionfriddo, anche lui mio allenatore. Loro e l’esercito che mi dà la possibilità di tutto questo, attraverso il Gruppo sportivo paralimpico difesa, oltre a Fispes e Cip. Martina è il faro, ma io sono testona e mi piace coltivare questa passione».
Lo spirito del sacrificio unito all’indomabile desiderio di vincere. Martina, Monica e Federica hanno coronato il loro sogno sportivo. Dal 1961, il Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio assiste con metodologie avveniristiche e grande sensibilità, le persone che abbiano subìto amputazioni o siano colpite da gravi problemi agli arti. Da Budrio sono passati gli sportivi, vincitori alle Paralimpiadi di Rio e buona parte della nazionale paralimpica di atletica. Grazie a quella che è stata definita “l’officina dei miracoli”, l’Inail ha contribuito alla rinascita emotiva e sportiva non soltanto delle tre medaglie azzurre ma anche di tanti altri campioni e di persone meno note.
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Pubblicazione
18/07/2017, 14:26
Ultimo aggiornamento
18/07/2017, 14:26
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