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22 giugno 2017

Progettare la sicurezza nei luoghi di lavoro, a Roma seminario nazionale Inail-Cni

Passo concreto dell’accordo sottoscritto fra Inail e Consiglio Nazionale degli Ingegneri nel 2014, il convegno svoltosi a Roma è un segno della collaborazione strategica che i due enti intendono perseguire e rafforzare per contribuire alla formazione in tema di prevenzione tra le imprese e i professionisti

Progettare la sicurezza nei luoghi di lavoro, a Roma seminario nazionale Inail-Cni

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“Inail crede fortemente in questi momenti di incontro e di trasferimento di conoscenze e competenze, sia dal punto di vista prevenzionale che progettuale”. Così il Direttore centrale prevenzione Ester Rotoli ha introdotto i lavori del seminario nazionale “Progettare la sicurezza nei luoghi di lavoro: percorsi formativi, sistemi di gestione e case studies”, organizzato dall’Inail e dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri venerdì 16 giugno a Roma. Il convegno, a cui hanno partecipato più di 180 persone fra ingegneri e responsabili dei servizi di prevenzione e protezione, si inserisce nell’ambito del protocollo sottoscritto fra l’Istituto e il Consiglio nell’ottobre 2014 ed è stata la prima iniziativa a carattere informativo promossa congiuntamente dai due enti. Due le sessioni in cui è stato articolato il seminario: una, di approfondimento tematico sulle evoluzioni normative in materia di formazione e dei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro; la successiva con una rassegna di specifiche esperienze operative, dal recente Expo 2015 di Milano ai cantieri della ricostruzione post-terremoto dell’Aquila, alla realizzazione di grandi centri commerciali.

Rotoli (Direttore centrale prevenzione Inail): “Auspicabile che la formazione diventi un’opportunità più che un costo”. Dopo aver portato ai presenti il saluto del Presidente e del Direttore generale dell’Inail, Massimo De Felice e Giuseppe Lucibello, il direttore Rotoli ha illustrato i temi principali della giornata, puntando l’attenzione sul significato della formazione, sulla necessità di un approccio olistico alla salute e sicurezza sul lavoro attuando una prevenzione partecipata, sull’importanza dunque delle sinergie con tutti gli attori della filiera prevenzionale per realizzare un vero e proprio sistema a rete della prevenzione.
“Nella formazione, che vorremmo fosse percepita più come un’opportunità che come un costo, l’Inail ha uno dei suoi specifici focus di attenzione, in applicazione del ruolo istituzionale ascritto all’Istituto dalle norme del Testo Unico sulla Sicurezza, costruendo percorsi di formazione sia obbligatoria che specialistica. La formazione deve diventare, dunque, una vera e propria misura di sicurezza - ha sottolineato il direttore.
Non più dunque formazione come mero obbligo giuridico, ma come processo educativo, formazione continua nell’arco della vita lavorativa, inquadrato in un processo generale evolutivo di educazione permanente basato sul miglioramento e aggiornamento continuo, una vera e propria leva dunque per favorire l’invecchiamento attivo.
I criteri di qualità alla base della progettazione dei percorsi formativi erogati dall’Istituto, se da un lato rispettano gli obblighi di legge, dall’altro favoriscono un funzionale ed efficace trasferimento di saperi, competenze, comportamenti, anche grazie all’utilizzo di strumenti e metodologie didattiche innovative e focalizzate sulle diverse platee dei destinatari, a cominciare dal mondo della scuola.

Zambrano (Presidente Cni): Formazione e sussidiarietà tra i nuovi compiti per i professionisti. Per il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Armando Zambrano, il seminario testimonia la volontà dei due enti di collaborare insieme per il bene del Paese. Per il Presidente, la formazione obbligatoria ha spinto tutti gli ordini professionali a fare uno sforzo eccezionale in termini di qualità dell’offerta e di risposta ai nuovi bisogni professionali, un passaggio da inquadrare all’interno della certificazione delle competenze, che il Consiglio continuerà a compiere insieme a UNI e Accredia. Un’altra sfida, ha proseguito Zambrano, è quella rappresentata dal cd. “JobsAct” del lavoro autonomo, recentemente varato dal Governo. Un provvedimento che può fornire soddisfazione sia per le tutele che riconosce sia per la sussidiarietà che attribuisce ai professionisti e ai collegi professionali.  

Fede (Cni): Un concorso di idee per le buone pratiche in edilizia.  Per Gaetano Fede, consigliere CNI e responsabile dell’area sicurezza, l’accordo di programma è stato da sempre un obiettivo ben preciso del Gruppo di Lavoro Sicurezza del Cni. Tra le prossime attività che si intendono mettere in campo, Fede ha accennato all’ipotesi di un concorso di idee per fare emergere le buone pratiche in materia di sicurezza nei cantieri di lavoro.

Leonardi (Coordinamento regioni - Cni): Le novità in tema di formazione. Il nuovo quadro normativo sulla formazione in materia di salute e sicurezza alla luce dell’accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016 è stato illustrato da Antonio Leonardi, componente del coordinamento tecnico delle Regioni e del Gruppo di Lavoro Sicurezza del Cni. I nuovi criteri adottati dal testo puntano a una maggiore semplificazione della formazione, che sia non ripetitiva e di qualità, e che non eroghi attestati senza controlli e vigilanza. Una delle novità tra i soggetti formatori è data dall’ingresso degli Enti di formazione accreditati in base al modello di accreditamento definito dopo l’Intesa del 20 marzo 2008, e delle istituzioni scolastiche nei confronti del personale scolastico e dei propri studenti.

Sinardi (Contarp centrale Inail): La qualità della formazione sulla sicurezza sul lavoro nell’apprendimento non formale. A soffermarsi sulla qualità della formazione sulla sicurezza nell’apprendimento non formale è stato Giannunzio Sinardi, professionista della Contarp centrale Inail. Secondo la Decisione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 novembre 2016, l’apprendimento non formale è quello caratterizzato “da una scelta intenzionale della persona, che si realizza al di fuori dei sistemi di apprendimento formale”, ed è in quest’ambito che rientra la formazione in materia di sicurezza sul lavoro. Sinardi ha illustrato sia il quadro di riferimento europeo EQAVET sulla qualità dei sistemi di istruzione e formazione professionale che quello italiano come delineato dall’Intesa del marzo 2008, e ha presentato la differenza tra la norma ISO 9001 e ISO 29990 che costituiscono i due riferimenti principali per l’assicurazione di qualità, soffermandosi sulla ISO 29990 che è specifica per i soggetti erogatori di formazione nell’apprendimento non formale. Ha inoltre evidenziato la imprescindibile necessità, sottolineata dalla raccomandazione europea UQAVET, di sistema strutturato di monitoraggio e verifica dell’efficacia della formazione mediante appropriati indicatori e parametri di valutazione.
 
Terracina (Contarp centrale Inail): I nuovi standard internazionali di gestione della sicurezza. Ancora in tema di norme internazionali è intervenuto Antonio Terracina, anch’egli professionista della Contarp centrale Inail, che ha delineato le prossime tappe in vista dell’adozione del nuovo standard internazionale sui sistemi di gestione della sicurezza, la ISO SID 45001, con le sue potenzialità: facile integrazione con altre parti del sistema di gestione su base ISO (9001 e 14001 in primis), univocità di gestione da parte del personale, coinvolgimento di una grande varietà di Paesi e organizzazioni in tutto il mondo, possibilità di mutuo riconoscimento di buone pratiche a livello globale.

Da Expo 2015 al sisma dell’Aquila ai grandi centri commerciali, i “case studies” in tema di gestione della sicurezza. Manfrè (MM-Milano): A Expo sperimentazione del coordinatore generale di cantiere. Più concentrata sul dettaglio dell’esperienza concreta la seconda sessione del seminario, a partire da Expo Milano 2015. Interessante il resoconto e i dati offerti da Vanessa Manfrè (MM-Milano): nei 3 anni e mezzo di lavoro di allestimento (novembre 2011-aprile 2015), sono stati 233 i soggetti coordinati, con 9.500 imprese interessate dai lavori e un picco di 10mila maestranze in cantiere; 89 gli infortuni occorsi, di cui nessuno mortale, con una durata media di 22 giorni. Per affrontare le peculiarità e le complessità del cantiere Expo Milano 2015, Manfrè ha citato la necessità della creazione di una figura particolare, il coordinatore generale del cantiere, non prevista dalla normativa vigente, con definizione di ruolo e compiti specifici.

Pacchiarotta (Inail CTR Abruzzo): All’Aquila forte flessione degli infortuni. Gianfranco Pacchiarotta (Inail CTR Abruzzo) ha evidenziato la positività delle attività di coordinamento e gestione della sicurezza nei cantieri di ricostruzione degli edifici coinvolti dal terremoto dell’Aquila del 2009, con l’accento sulla riduzione del fenomeno infortunistico: se nel 2010 sono stati registrati 766 casi di incidente, di cui 5 mortali, nel 2014 gli infortuni verificatisi sono stati 216, di cui 2 con esito letale. Da segnalare inoltre che l’Inail Abruzzo da alcuni anni assegna borse di studio per l’alta formazione di giovani professionisti nell’ambito della sicurezza del lavoro nei cantieri edili.

Sassone (Cni): I sistemi di gestione della sicurezza nei centri commerciali. Infine, Rocco Luigi Sassone (GdL Sicurezza Cni) si è soffermato sulle esperienze di coordinamento e gestione della sicurezza all’interno dei grandi centri commerciali in cui sono attivi dei cantieri, analizzando gli scenari di rischio presenti o prevedibili