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05 giugno 2017

Firenze, l’intesa tra l’Inail e gli enti locali sulla disabilità da lavoro illustrata alla Conferenza provinciale

Il punto chiave del protocollo, siglato il 28 febbraio scorso, è una forma qualificata di collaborazione per la concreta realizzazione dei progetti di reinserimento lavorativo

Firenze, l’intesa tra l’Inail e gli enti locali sulla disabilità da lavoro illustrata alla Conferenza provinciale

Reinserimento lavorativo disabili

La Direzione territoriale Inail e il Cocopro di Firenze, il 15 maggio scorso, hanno preso parte alla Conferenza provinciale permanente, convocata dalla Prefettura, per illustrare il protocollo d’intesa sottoscritto dall’Istituto, le parti sociali e le istituzioni pubbliche del territorio, in materia di reinserimento e integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro. Al centro dell'incontro le opportunità offerte dal regolamento Inail in materia.

Oltre ai soggetti sottoscrittori del Protocollo (Anmil, Inl, Inps, Ausl, Consulenti del Lavoro, Cgil, Cisl, Uil, Cida, Inca, Inas, Ital, Confindustria, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Unione provinciale agricoltori), hanno partecipato i rappresentanti degli uffici periferici statali.

Il prefetto, Alessio Giuffrida, ha aperto la riunione sottolineando la rilevanza delle nuove competenze che la legge 23 dicembre 2014 n. 190 e il Regolamento del 30 dicembre 2016 hanno attribuito all’Inail in merito al tempestivo reinserimento sociale e lavorativo dell’infortunato, sottolineando la concreta opportunità di grande valore sociale che viene offerta.

Il dirigente Inail di Firenze, Michele Brignola, dopo aver illustrato il contesto normativo, si è soffermato sulle tipologie di interventi previste al fine di attuare il reinserimento lavorativo: il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro, l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni di lavoro, nonché la formazione del lavoratore disabile e il suo addestramento all’utilizzo delle nuove attrezzature per lo svolgimento della stessa mansione o la riqualificazione professionale verso compiti diversi. Infine ha esposto gli stanziamenti economici messi a disposizione dell’Istituto per la realizzazione di tali progetti.

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