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14 aprile 2017

Innovazione digitale, l’Inail presenta il Piano 2017-2019

La nuova strategia illustrata a Roma presso l’Auditorium della direzione generale di piazzale Pastore. L’intervento del responsabile della DcOd Tomasini: “Vogliamo fare dell’Istituto un benchmark di efficienza e di modernità per tutta la Pubblica amministrazione italiana”

Innovazione digitale, l’Inail presenta il Piano 2017-2019

un momento della presentazione del Piano per l'innovazione digitale 2017-2019

ROMA – Il digitale come paradigma di modernizzazione, efficienza e potenziamento dei servizi per l’utenza: realizzato l’imponente processo di “ristrutturazione” del Piano IT 2014-2016, l’Inail ha presentato ieri il Piano per l’innovazione digitale 2017-2019, la strategia triennale che definisce le nuove sfide di un progetto finalizzato alla definizione di un Istituto sempre più all’avanguardia, flessibile e al servizio della persona.

Un progetto condiviso. Approvato l’11 aprile scorso dai vertici dell’Inail, il Piano è stato illustrato a Roma, presso l’Auditorium della direzione generale di piazzale Pastore, dal responsabile per l’Organizzazione digitale, Stefano Tomasini. A rappresentare la trasversalità di un intervento che interessa ogni attività dell’Istituto la presenza di numerosi direttori centrali dell’Ente che, attraverso le loro testimonianze, hanno confermato – dal rispettivo punto di vista operativo – gli obiettivi e le strategie del documento.

“Agire all’interno di uno scenario operativo complesso”. Dopo avere ripercorso le principali tappe di un percorso di innovazione che ha preso il via nel 2012 (l’ultima, il 1 marzo 2017, l’inaugurazione del nuovo Data center nella sede di via Santuario Regina degli Apostoli), Tomasini ha tracciato lo scenario all’interno del quale il Piano definisce i suoi obiettivi e traguardi. “Il contesto in cui l’Inail agisce è profondamente complesso – ha affermato – Se da una parte, l’Istituto come tutte le Pa del Paese ha visto negli ultimi anni una progressiva contrazione della sua forza lavoro e della spesa corrente a seguito delle leggi di Stabilità, dall’altra si è trovato a confrontarsi con un importante rafforzamento della propria mission e con un’utenza sempre più digitalizzata e tecnologica, in ogni fascia d’età, e sempre più portata a utilizzare web e social media per reperire dati e informazioni”.

Una strategia articolata in otto programmi di intervento. Il Piano è articolato, così, in otto programmi – ciascuno a sua volta diviso in linee progettuali – che tracciano i principali asset di intervento. Tra questi: il ridisegno digitale dei servizi Inail in una logica utente-centrica e l’evoluzione delle piattaforme abilitanti, la valorizzazione del patrimonio informativo a supporto delle politiche dell’Istituto, la revisione del modello organizzativo e dei processi nell’ottica della massimizzazione dei benefici del digitale e la predisposizione di nuove tecnologie innovative, flessibili e affidabili. E, ancora, si qualificano come “driver” di sviluppo la promozione della “open innovation” nell’ambito dell’ecosistema Inail, l’evoluzione digitale dei servizi istituzionali, di governo e di supporto e il consolidamento della governance operativa a supporto dell’attuazione della strategia IT.

Un progetto orientato nel rispetto di una logica di condivisione. “Si tratta di un Piano che conferma, in generale, l’ambizione di un progetto che vuole fare dell’Inail un benchmark di efficienza e di modernità per tutta la Pubblica amministrazione italiana – ha concluso Tomasini – Per riuscirci il Piano fa affidamento a tutte le strutture dell’Istituto e, in tal senso, è progettato nel rispetto di una forte logica di coinvolgimento e condivisione. Abbiamo posto le basi per un grande sviluppo tecnologico e innovativo: comincia adesso una nuova fase per costruire un percorso di crescita ancora più avanzato che dovrà essere in grado di sfruttare in modo evolutivo i grandi cambiamenti che interessano l’Inail e che sia in grado di proporre e garantire soluzioni sempre più adeguate alle esigenze dell’utenza”.