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26 aprile 2017
Dal processo Eternit al caporalato, a Milano due documentari per riflettere sul diritto della sicurezza del lavoro
Con la proiezione de “Il sangue verde”, dedicato agli eventi di Rosarno di sette anni fa, il 20 aprile si è conclusa la rassegna promossa nel capoluogo lombardo dall’Inail e dal Museo Interattivo del Cinema. Un’iniziativa in due tappe per approfondire, anche con il contributo di esperti e politici, questioni di grande attualità come la lotta all’amianto e al lavoro nero
Dal processo Eternit al caporalato, a Milano due documentari per riflettere sul diritto della sicurezza del lavoro

MILANO - Con la proiezione de “Il sangue verde” – il documentario del 2010 di Andrea Segre che ricostruisce i tragici eventi accaduti nel gennaio dello stesso anno a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, dando voce ai migranti e braccianti africani che hanno trovato il coraggio di manifestare contro chi li ha sfruttati, riducendoli a veri e propri schiavi – giovedì scorso si è conclusa a Milano la rassegna cinematografica “Il diritto della sicurezza del lavoro”. Promossa dalla direzione regionale dell’Inail e dal Mic, Museo Interattivo del Cinema - Fondazione Cineteca Italiana, nell’ambito del progetto “Lo spettacolo della sicurezza”, l’iniziativa si è articolata in due incontri organizzati da Bruno Giordano, magistrato e docente di diritto della sicurezza del lavoro all’Università degli Studi di Milano, per riflettere su temi di grande attualità come il caporalato e la lotta all’amianto, con il contributo di politici ed esperti.
Tra i presenti anche il ministro Martina. Alla proiezione del 20 aprile, in particolare, era presente anche Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, che ha sottolineato l’importanza della legge approvata lo scorso anno per il contrasto del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura, che prevede un inasprimento delle pene, la confisca dei beni, l’arresto in flagranza e indennizzi per le vittime, oltre al rafforzamento della rete del lavoro agricolo di qualità e a un piano di interventi per l’accoglienza dei lavoratori stagionali.
Nel primo incontro il film sul procedimento a carico della multinazionale svizzera. Il primo incontro della rassegna, lo scorso 6 aprile, era stato invece dedicato al tema della lotta all’amianto, con la proiezione di “Polvere - Il grande processo dell’amianto”, un documentario del 2011 di Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller che racconta i primi mesi del processo alla multinazionale Eternit. “L’amianto esiste in natura e il rischio per la nostra salute è legato a un uso improprio, dovuto a una scarsa conoscenza e consapevolezza dei pericoli per la salute – ha spiegato Bianca Rimoldi, geologa della Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp) dell’Inail – Oggi questa consapevolezza c’è e l’Istituto investe nelle bonifiche, per le quali negli ultimi anni ha messo a disposizione più di 200 milioni di euro”. Solo in Lombardia, ha precisato però Rimoldi, “ci sono ancora decine di chilometri quadrati da bonificare. L’Inail contribuisce al sostegno dei datori di lavoro che vogliono eliminare il rischio amianto con gli incentivi stanziati con i bandi Isi”.
Traficante: “Il cinema strumento migliore per parlare ai giovani”. “Il nostro Istituto è impegnato da sempre nella diffusione della cultura della prevenzione e della sicurezza – ha sottolineato il direttore regionale di Inail Lombardia, Antonio Traficante – e cerchiamo di farlo in modo innovativo utilizzando anche il cinema, che è lo strumento migliore per parlare ai giovani in maniera diretta e veicolare questi messaggi nel modo più efficace. La presenza in sala di tanti ragazzi, interessati ad argomenti impegnativi come quelli del caporalato e dell’amianto, dimostra che il nostro obiettivo è stato raggiunto”.
Un workshop con gli studenti per realizzare uno spot di grande impatto. Grazie a un workshop che si è svolto presso il Mic nell’arco di due incontri che hanno preceduto le proiezioni, gli studenti del corso di diritto della sicurezza del lavoro, coordinati da Bruno Giordano e dalla regista Giovanna Volpi, si sono anche cimentati nella realizzazione di uno spot sul caporalato. Un’esperienza molto formativa che, unendo l’approfondimento teorico e critico del percorso di studi in giurisprudenza con la modalità laboratoriale e lo sguardo selettivo di un regista, ha permesso loro di realizzare in tempi brevi un prodotto di comunicazione sociale di grande impatto emotivo.
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Rassegna "Il diritto della sicurezza del lavoro"
Milano (MI) - Giovedì 6 aprile 2017 e giovedi 20 aprile 2017, ore 17.00
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Pubblicazione
26/04/2017, 15:50
Ultimo aggiornamento
26/04/2017, 15:50
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