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16 marzo 2017

L’attualità del Testo unico sulla sicurezza: un seminario Inail dedicato all’ultimo libro di Marco Lai

Presso il Parlamentino della sede di via IV Novembre un incontro con l’autore organizzato dalla “Rivista degli infortuni e delle malattie professionali”. Al centro dell’analisi l’effettività del dlgs 81/2008 alla luce dei cambiamenti sempre più accelerati dell’organizzazione del lavoro. Hanno partecipato al dibattito Massimo De Felice, Luigi La Peccerella, Tiziano Treu, Stefano Giubboni e Angelo Pandolfo

L’attualità del Testo unico sulla sicurezza: un seminario Inail dedicato all’ultimo libro di Marco Lai

Presentazione del volume Lai

ROMA – E’ stato dedicato al libro di Marco Lai “Il diritto della sicurezza sul lavoro tra conferme e sviluppi” il primo di una serie di convegni e inviti alla lettura che la “Rivista degli infortuni e delle malattie professionali” dell’Inail vuole proporre quali momenti di confronto dedicati alle più importanti problematiche relative al mondo della prevenzione. L’incontro – alla presenza dell’autore – si è svolto ieri, a Roma, presso il Parlamentino dell’Istituto di via IV Novembre. Sono intervenuti il presidente dell’Inail, Massimo De Felice, il direttore della rivista, Luigi La Peccerella, e i giuristi Tiziano Treu, curatore dell’introduzione del volume, Stefano Giubboni e Angelo Pandolfo.

Un’analisi approfondita sulle fonti e i principi regolativi. Approfondita introduzione allo studio del diritto della salute e della sicurezza sul lavoro, il testo di Lai offre un’esaustiva disamina sulle fonti e i principi regolativi della materia. Al centro dell’analisi è il “Testo unico sulla sicurezza sul lavoro”, il decreto legislativo n. 81/2008 (come integrato e corretto dal successivo dlgs. n. 106/2009), la cui attualità e completezza l’autore valuta alla luce dei cambiamenti sempre più accelerati e profondi che hanno interessato la realtà sociale e produttiva in questi ultimi anni. Il bilancio, come ribadito anche nel corso dell’incontro, è quello di un complesso di norme che si qualifica certamente come quadro legislativo essenziale e imprescindibile ma che, per diversi aspetti, necessità ancora di effettiva applicazione.

Il dlgs 81 alla luce dei cambiamenti del mondo produttivo. “Ragionare di sicurezza sul lavoro tra conferme e sviluppi è senz’altro attività urgente e anche preziosa”, ha affermato De Felice, nel suo intervento introduttivo. Il presidente dell’Inail ha proposto, così, quattro particolari chiavi di lettura alla luce delle quali si qualifica la forte attualità dell’opera di Lai: le evoluzioni sulla qualità e sulla quantità di lavoro determinate dall’innovazione tecnologica, la crescente significatività delle piattaforme informatiche che mettono in diretta relazione prestatori di servizio e clienti, i nuovi rischi legati alle innovazioni di processo e i cambiamenti che interessano la formazione. Si tratta di un quadro di grande complessità – ha valutato il presidente dell’Inail – dove il rischio di uno scollamento tra mondo delle regole e realtà regolata “richiama la necessità di opportune azioni legislative di adeguamento”.

Un complesso normativo che necessita di “manutenzione”. A interrogarsi sul principio di reale effettività del “Testo unico” è stato La Peccerella: “Alla luce di una realtà che evolve a ritmo sempre più accelerato, le norme del decreto 81 sono ancora attuali ed efficaci? Si tratta di uno strumento che non va smontato, a mio parere, ma che ha bisogno senz’altro di una buona manutenzione”. Tra le criticità in tal senso più evidenti – ha rimarcato – i cambiamenti profondi che stanno interessando il lavoro autonomo, con i confini sempre più labili che lo distinguono da quello subordinato, e la necessità di nuovi interventi legati alla crescente affermazione dello smart working. “Il Testo unico è e rimane l’architrave giuridica su cui si regge tutto l’impianto normativo attinente il tema della sicurezza sul lavoro – ha concluso La Peccerella – ma restano da risolvere carenze che, se ancora trascurate dal legislatore, rischiano di tradursi in potenziali vuoti di tutele”.

I nuovi temi delle malattie professionali e dell’invecchiamento attivo. “Si tratta di un libro che fa assai riflettere – ha commentato Tiziano Treu – per la sua capacità di fare ordine su un tema particolarmente affollato di norme e che stimola nel lettore ampi motivi di riflessione”. L’opera di Lai – nella sua chiarezza – pone, dunque, importanti interrogativi su aspetti ormai ineludibili connessi al tema della sicurezza sul lavoro. Tra gli aspetti in tal senso più urgenti Treu ha citato le malattie professionali e lo stress lavoro-correlato, la necessità di affinare più efficaci forme di vigilanza e il tema, sempre più attuale, dell’invecchiamento attivo. “Si tratta in definitiva di ambiti essenziali ma che, per molti aspetti, dal punto di vista giuridico restano ancora ‘di frontiera’. “L’analisi di Marco Lai, nella sua lucidità – ha valutato Treu – sollecita giustamente un’azione risolutiva che implica necessariamente la necessità di nuove e più autentiche forme di confronto tra tutti i soggetti coinvolti: istituzioni e parti sociali”.

Una materia con tante implicazioni: dalla vigilanza alla diffusione dei voucher. A entrare nel dettaglio più specificatamente tecnico della materia sono stati Giubboni e Pandolfo che hanno analizzato alcune delle ulteriori criticità messe in evidenza dal libro di Lai. Oggetto di analisi sono stati l’attualità dell’articolo 2087 del Codice civile relativo alla “Tutela delle condizioni di lavoro”, l’armonizzazione e la sincronizzazione tra principi di prevenzione e principi assicurativi, le criticità connesse alla forte diffusione dei voucher, lo sviluppo di forme diversificate di vigilanza e, in generale, la promozione di una maggiore logica partecipata che sia bussola e vettore degli interventi del legislatore. Tra gli ambiti di rilievo evidenziati anche il reinserimento professionale delle persone con disabilità, dove è stato riconosciuto il ruolo dell’Inail come promotore di nuovi e innovativi modelli di tutela.

Lai: “Uno strumento insostituibile, ma le sue carenze sono ormai ineludibili”. A concludere il seminario è stato Lai che ha ripreso le sollecitazioni avanzate dai relatori confermando la significatività del Testo unico – “uno strumento di grande importanza che non è pensabile possa essere sostituito” – ma anche le sue carenze. “Il dlgs 81/2008 nasce sull’urgenza emotiva delle tragedie alla Thyssen di Torino e al Track Center di Molfetta – ha spiegato – Lo sforzo del legislatore è stato importante, ma ormai è necessario intervenire per colmare le mancanze che ancora restano: per esempio, per quanto riguarda il nuovo rapporto salute/sicurezza/età di lavoro o le tutele anti-infortunistiche connesse all’alternanza scuola/lavoro e alle nuove forme di flessibilità”. Si tratta, ha concluso l’autore, di aspetti non contemplati dalla legge e che “richiedono un nuovo e più diffuso radicamento della cultura della prevenzione”. Lai ha sollecitato, così, “un impegno costante, e auspicabilmente coordinato, delle istituzioni e dei vari soggetti – responsabili aziendali, consulenti per la sicurezza, dirigenti e operatori sindacali – che da versanti diversi sono impegnati in questo settore”.