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12 gennaio 2017

Dal 15 gennaio a Palermo il car sharing diventa accessibile per tutti

Da domenica prossima alla flotta di autovetture cittadina si aggiungerà il primo di quattro veicoli con comandi speciali riservati alle persone con disabilità, mentre gli altri tre mezzi saranno disponibili dal primo febbraio. Il progetto frutto di un’intesa tra Inail, Comune e Amat

Dal 15 gennaio a Palermo il car sharing diventa accessibile per tutti

Car sharing Palermo

PALERMO - A Palermo il servizio di car sharing diventa accessibile per tutti. A partire dal 15 gennaio, infatti, alla flotta di autovetture cittadina si aggiungerà il primo di quattro veicoli con comandi speciali riservati alle persone con disabilità. Il mezzo sarà a disposizione nello stallo di via Libertà/piazza Castelnuovo, mentre le altre tre auto potranno essere utilizzate dal primo febbraio negli stalli di viale del Fante, piazza Principe di Camporeale e via Aquileia, angolo via Lazio.

Orlando: “Siamo l’unica città d’Europa a offrire questo servizio”. A dare l’annuncio è stato il sindaco Leoluca Orlando, che lo ha definito “un altro importante passo avanti che conferma Palermo punto di riferimento di una mobilità sostenibile attraverso i servizi del tram, del car sharing, del bike sharing, del taxi sharing, passando dal rafforzamento dei mezzi pubblici e delle aree pedonali”. Concetti ribaditi anche su Twitter, dove Orlando ha espresso l’orgoglio di essere “l’unica città d’Italia e d’Europa che offre un servizio di car sharing per le persone con disabilità” e ha ringraziato l’Inail per aver scelto il capoluogo siciliano per questa sperimentazione.

Favorire la mobilità per sostenere il reinserimento sociale. Il nuovo servizio, infatti, è il frutto di un protocollo d’intesa sottoscritto nel 2016 tra l’Istituto, che ha coperto le spese relative all’installazione dei comandi speciali di guida sulle quattro autovetture, il Comune di Palermo e l’Amat, la società che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo siciliano, con l’obiettivo di sostenere il reinserimento nella vita sociale e di relazione delle persone disabili favorendo la loro mobilità. I risultati raggiunti dal progetto, avviato in via sperimentale, saranno monitorati per valutare la possibilità di replicarlo o adattarlo anche ad altri contesti.