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22 novembre 2016

Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole: il contributo dell’Inail al futuro del lavoro

L’intervento del commissario straordinario, Massimo De Felice, all’evento organizzato a Roma presso il nuovo plesso di Selva Candida dell’Istituto comprensivo “Pablo Neruda” al quale hanno partecipato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e la ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini

Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole: il contributo dell’Inail al futuro del lavoro

L'intervento di Massimo De Felice alla Giornata per la sicurezza nelle scuole

ROMA - Il contributo di idee che l’Inail può dare al futuro del lavoro è stato il tema al centro dell’intervento del commissario straordinario dell’Istituto, Massimo De Felice, oggi a Roma, presso il nuovo plesso di Selva Candida dell’Istituto comprensivo “Pablo Neruda”, in occasione della cerimonia della prima Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole.
 
Firmato il protocollo di intesa per l’avvio del Piano 2016 di edilizia scolastica. Nel corso dell’iniziativa il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, alla presenza della ministra dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Stefania Giannini, ha firmato col vicepresidente della Banca europea degli investimenti, Dario Scannapieco, e con l’amministratore delegato della Cassa depositi e prestiti, Fabio Gallia, il protocollo di intesa per l'avvio del Piano 2016 di edilizia scolastica.
 
I 708 milioni di euro stanziati a favore dell’edilizia scolastica. Dopo avere ricordato il grande interesse e il forte impegno economico coi quali l’Inail partecipa al progetto “buona scuola” e lo stanziamento di 708 milioni di euro a favore dell’edilizia scolastica – a sua volta parte del più generale investimento di un miliardo e 800 milioni finalizzato a realizzare “iniziative di elevata utilità sociale” – De Felice ha esposto un’approfondita disamina sulle attività di analisi e gli studi accurati condotti dall’Istituto in materia di nuovi lavori, nuovi modalità e nuovi processi produttivi. “Si tratta di analisi qualitative dettagliate, ma non solo – ha affermato – Per esigenze istituzionali, infatti, abbiamo anche bisogno di approfondimenti quantitativi molto seri. Il collegamento forte che ci ha portato a questo impegno è stata la finalità di definire i premi di assicurazione per i nuovi tipi di lavoro e di attività. Questo sforzo, una volta che avremo i risultati, fornirà uno strumento prezioso per analizzare in relazione a ciascuna fattispecie lavorativa il livello di rischiosità”.
 
“Trasformare il fattore di rischio in denaro”. Si tratta di un’impostazione importante – ha aggiunto De Felice – “perché, dovendo agganciare alla rischiosità il premio, ci ha obbligati a trasformare questo fattore in danaro. Leggendo il tasso di premio, dunque, noi potremo avere delle graduatorie di rischiosità su cui riflettere. Correlata a questa problematica c’è poi il tema della individuazione degli specifici fattori di rischio, in particolare quelli emergenti dall’utilizzazione dei nuovi materiali e delle nuove tecnologie, frequentemente presente nel nostro Piano di ricerca. Le nuove tecnologie, penso soprattutto alla sensoristica e alla robotica, sono studiate infatti dall’Inail nella prospettiva della prevenzione di infortuni e malattie e della riabilitazione degli infortunati”.
 
A disposizione approfondite basi di dati tradizionali e analisi statistiche. Oltre a questi aspetti, il commissario straordinario dell’Inail ha ricordato come l’Istituto disponga “di basi dati tradizionali e analisi statistiche su infortuni e malattie professionali, impostate utilizzando un modello di lettura del fenomeno per chiavi interpretative molto ricche e in grado di dare flessibilità di lettura: come la tipologia dell’evento dannoso, le caratteristiche dell’infortunato per genere, età e luogo di nascita, le caratteristiche dell’azienda di appartenenza e localizzazione geografica”.
 
La disponibilità dell’Inail a partecipare a convegni e tavoli di lavoro. “In un eventuale itinerario di riflessione l’Inail può dare, dunque, un punto di vista originale sul futuro del lavoro – ha concluso De Felice – ponendo il tema al centro di un reticolo caratterizzato da problematiche definitore (i nuovi lavori e la loro classificazione), analisi dal punto di vista statistico/attuariale relative ai livelli di rischiosità, dati statistici su infortuni e malattie e i nuovi aiuti connessi alle applicazioni della tecnologia in capo robotico e sensoristico. Un insieme di elementi grazie al quale potremo realizzare un percorso di riflessione e approfondimento che potrà portare prospettive interessanti e sul quale l’Istituto è disponibile a proporre convegni e occasioni di confronto”.

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