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23 novembre 2016
“Dall’Inail un contributo originale e innovativo per il bene pubblico”
Il futuro della collaborazione a rete tra l’Istituto e gruppi di ricerca di eccellenza al centro di un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore dal commissario straordinario Massimo De Felice: “Per fare buone protesi bisogna produrre in modo nuovo, unendo tante competenze diverse nel contenitore delle startup”
“Dall’Inail un contributo originale e innovativo per il bene pubblico”

ROMA - “Stiamo realizzando progetti di avanguardia: l’impostazione è innovativa, la valenza sociale e politica alta”. A dirlo è il commissario straordinario dell’Inail, Massimo De Felice, in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, che parte dai fondi messi a disposizione dall’Istituto per la sicurezza nelle scuole, all’indomani della prima Giornata nazionale dedicata al tema, e dal taglio del cuneo fiscale realizzato negli ultimi anni con la riduzione dei premi assicurativi, che nel 2016 è stata pari a 1,2 miliardi di euro. Uno sforzo concreto per la crescita del Paese che si somma agli incentivi a fondo perduto erogati attraverso i bandi Isi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro – oggi è stato presentato ufficialmente quello rivolto alle micro e piccole imprese del settore agricolo – e vede l’Inail impegnato direttamente anche sul fronte della ricerca.
Già realizzati i primi prototipi di dispositivi all’avanguardia. Nell’intervista, infatti, De Felice ricorda il piano di collaborazione “a rete” avviato dall’Inail nel 2013 attraverso il Centro Protesi di Vigorso di Budrio, che coinvolge realtà di eccellenza – l’Istituto italiano di tecnologia (IIT) di Genova, l’Istituto di biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’Università Campus Biomedico di Roma – e ha già portato alla realizzazione dei primi prototipi di dispositivi all’avanguardia: dalle protesi con interfacce neurali in grado di restituire la sensibilità tattile alle persone che hanno subito amputazioni agli arti superiori agli esoscheletri cooperativi che riducono l’affaticamento muscoloscheletrico dei lavoratori nella movimentazione di carichi pesanti, dalla creazione di robot teleguidati per svolgere attività operative in luoghi di lavoro ad alto rischio allo sviluppo di sensori intelligenti che riescono a percepire le situazioni di pericolo e a rispondervi in maniera adeguata.
“Il prossimo passo è la produzione in serie”. “Resta da fare l’ultimo passo: la produzione in serie”, spiega De Felice. A questo scopo, l’Istituto intende partecipare alla creazione di startup, direttamente o in modo indiretto, attraverso fondi comuni di investimento di tipo chiuso. Un progetto che il commissario straordinario definisce a “elevato contenuto innovativo, non solo perché è nuovo il prodotto, ma soprattutto perché deve essere nuovo il modo di produrre”. Per fare buone protesi, infatti, “è necessario coordinare attività diverse: la diagnostica, la chirurgia, la ricerca tecnica, la robotica, la fisiatria, la raccolta e l’analisi dei dati. Si deve essere in grado di favorire la contaminazione di diverse culture, di contaminare la cultura dei medici, degli ingegneri, dei fisici dei materiali, degli statistici. Abbiamo bisogno di coinvolgere gli artigiani. Produrre in modo nuovo significa mettere tutto questo in un unico contenitore, nella startup”.
L’interesse per il progetto “Human Technopole”. L’Inail, sottolinea De Felice, è un ente che “ha per fine unicamente il bene pubblico” e vuole dare il proprio “contributo originale e innovativo”. Da qui anche l’interesse a partecipare a “Human Technopole”, il progetto della cittadella della scienza che dovrà sorgere a Milano nell’ex area Expo, “dove fisica, ingegneria e tecnologia, medicina, statistica e informatica, nanotecnologie, scienze dell’alimentazione potrebbero dare prospettive nuove e nuove dimensioni alle politiche del welfare e della salute”.
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Pubblicazione
23/11/2016, 13:49
Ultimo aggiornamento
23/11/2016, 13:49
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