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17 ottobre 2016
A Perugia celebrata la 66esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro
La Sala dei Notari di Palazzo dei Priori ha ospitato l’iniziativa organizzata dall’Anmil territoriale, con il patrocinio di Comune, Regione e Inail Umbria, con l’obiettivo di diffondere messaggi chiave come quelli della legalità e della sicurezza
A Perugia celebrata la 66esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro
PERUGIA - La Sala dei Notari di Palazzo dei Priori a Perugia ha fatto da cornice ieri, domenica 16 ottobre, all’iniziativa organizzata dall’Anmil territoriale, con il patrocinio di Comune di Perugia, Regione e Inail Umbria, in occasione della 66esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.
Dopo i saluti istituzionali di rito, l’evento si è aperto con la proiezione del filmato “Lavoro, sicurezza e vita”, una docufiction prodotta da Inail/Anmil dell’Umbria nel 2010 che, attraverso la drammaticità delle testimonianze e delle immagini che ricostruiscono gli incidenti e le loro conseguenze sulla vita di chi li subisce, punta a diffondere messaggi chiave come quelli della legalità e della sicurezza.
A seguire si è tenuta una tavola rotonda, condotta dal giornalista Riccardo Marioni, alla quale hanno partecipato Giampiero Bocci, sottosegretario al Ministero dell’Interno, Giuseppe Abbritti, professore emerito dell’Università degli Studi di Perugia, Alessandra Ligi, direttore regionale dell’Inail, e Alvaro Burzigotti, presidente regionale dell’Anmil.
Lo slogan dell’iniziativa – “Non possiamo perdere altro tempo!” – sintetizza efficacemente le priorità fissate dall’Anmil nella lotta contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a partire da una revisione della normativa specifica in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che tenga conto delle trasformazioni sociali, economiche e normative intercorse da quando, nel 1965, il legislatore emanò il decreto legislativo 1124, che ancora oggi, pur con le numerose modifiche apportate negli anni, è il testo di riferimento in materia.
L’auspicio è quindi quello di una maggiore tutela nei confronti delle persone che subiscono infortuni gravi e che quasi automaticamente vengono “espulsi” dal mondo del lavoro – la proposta è quella di prevedere una speciale forma di “cassa integrazione” – e dei lavoratori immigrati che rappresentano una quota importante del Pil del Paese, pari a circa il 10%, e che quindi hanno diritto a un’integrazione reale ed efficace. Fondamentali, in questo senso, le attività di informazione e formazione.
Nel suo intervento, Alessandra Ligi ha prima fotografato l’andamento altalenante del fenomeno infortunistico in questi ultimi anni nel territorio umbro e poi ha anticipato i primi dati del 2016, dai quali emerge una contrazione dei casi mortali e un aumento degli infortuni e delle malattie professionali, sui quali incide anche la ripresa dell’occupazione registrata sia a livello nazionale che regionale.
Il direttore regionale dell’Inail ha quindi illustrato le linee di azione dell’Istituto in materia di prevenzione, a cominciare dagli incentivi alle imprese – oltre 22 milioni di euro i fondi messi a disposizione del tessuto produttivo regionale tra il 2010 e il 2015 – e dal recente avvio operativo del SINP, il Sistema informativo nazionale per la prevenzione, la cui finalità è quella di fornire dati utili per orientare, programmare, pianificare e valutare l’efficacia della attività di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, relativamente ai lavoratori iscritti e non iscritti agli enti assicurativi pubblici, e per indirizzare le attività di vigilanza attraverso l’utilizzo integrato delle informazioni disponibili negli attuali sistemi informativi.
Nel richiamare il concetto di tutela globale e integrata del lavoratore garantita dall’Istituto, Ligi si è soffermata anche sulle attività realizzate in materia di riabilitazione e reinserimento. A questo proposito ha sottolineato l’importanza della recente approvazione del Regolamento per il reinserimento e l’integrazione delle persone con disabilità da lavoro”, che per il 2016 prevede lo stanziamento di circa 21 milioni di euro a livello nazionale per il finanziamento delle seguenti tipologie di intervento: il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro, la formazione professionale, l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni di lavoro.
La manifestazione si è conclusa con la deposizione di una corona di fiori sul monumento ai caduti sul lavoro in piazza Partigiani.
ALLEGATI
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Pubblicazione
17/10/2016, 11:30
Ultimo aggiornamento
17/10/2016, 11:30
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