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01 agosto 2016

Umbria, insieme per il reinserimento dei disabili nella vita di relazione

Presentata alla Camera dei Deputati la sinergia regionale tra Inail, Regione Umbria, Cip, Anci e Comune di Sigillo con lo scopo di valorizzare e diffondere un nuovo approccio in materia di accessibilità e inclusione nella vita sociale.

Umbria, insieme per il reinserimento dei disabili nella vita di relazione

Umbria CdD

Nell’ambito delle attività realizzate dall’Istituto in tema di reinserimento dei disabili nella vita di relazione lo scorso 27 luglio 2016 si è tenuta alla Camera dei Deputati in Roma una conferenza stampa mirata ad illustrare la sinergia regionale tra Inail Umbria, Regione dell’Umbria, Cip Umbria, Anci Umbria ed il Comune di Sigillo con la quale si intende sperimentare un modello innovativo di gestione delle tematiche inerenti la disabilità che sappia andare – nella logica del miglioramento continuo –  oltre il mero adempimento degli obblighi di carattere normativo, privilegiando in primis la diffusione di politiche volte a valorizzare e diffondere un nuovo approccio in materia di accessibilità e inclusione nella vita sociale. L'idea di una società veramente inclusiva di tutte le situazioni di disabilità generalmente considerate, parte da una urbanistica locale proiettata a realizzare un completo abbattimento delle barriere architettoniche partendo dagli spazi pubblici. Tali azioni, di pari passo, dovranno  accompagnare la  diffusione di una nuova cultura che interpreti la disabilità non come questione da superare al momento del bisogno, bensì come qualificazione doverosa ed irrinunciabile del vivere quotidiano in quanto dovere civico di ciascuno.

Le aree di impatto sulle quali la sinergia va ad incidere sono le seguenti: “giovani e studenti” per i quali prevedere eventi per discutere di disabilità e promuovere iniziative sportive,  “sport” con la realizzazione di iniziative sportive integrate tra persone disabili e normodotati, mirate a promuovere lo sport per veicolare i valori di integrazione, solidarietà, accettazione e valorizzazione delle diversità (tra queste “La notte bianca dello sport paralimpico” prevista a Sigillo a fine agosto 2016 ed iniziativa unica nel suo genere a livello nazionale) e “territorio” con la promozione di  giornate culturali e campagne informative per l’inclusione di persone disabili e per divulgare una cultura diffusa di urbanizzazione ed architettura accessibile  in edifici e spazi pubblici, mediante il progressivo abbattimento delle barriere architettoniche strutturali.

Le buone pratiche adottate per effetto degli interventi migliorativi realizzati nel Comune di Sigillo saranno valorizzate e successivamente gradualmente diffuse nel territorio regionale, grazie al carattere della ripetibilità delle stesse, grazie ad eventuali interventi della Regione Umbria e alla cooperazione e ai principi di mutualità che dovranno svilupparsi con altri enti ed organismi competenti per materia.

In occasione della conferenza stampa – alla quale sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte dalla sinergia – il direttore centrale Prestazioni socio-sanitarie dell’Inail, Luigi Sorrentini, ha tenuto ad evidenziare come l’accordo umbro, attualmente in fase di perfezionamento, si collochi coerentemente nell’ambito delle azioni che l’Inail mette in campo finalizzate a promuovere l’autonomia, l’integrazione e il reinserimento sociale delle persone con disabilità da lavoro.  “Tali azioni – ha detto il direttore – trovano sostanza e concreta realizzazione proprio attraverso le iniziative poste in essere sul territorio in sinergia con le altre istituzioni e soggetti pubblici, che hanno l’obiettivo di sperimentare modelli innovativi di gestione delle tematiche inerenti la disabilità che valorizzino un approccio orientato a individuare metodologie e buone prassi funzionali ad accrescere l’accessibilità e l’inclusione e il reinserimento nella vita sociale delle persone con disabilità. All’Inail, – ha spiegato Sorrentini – oltre alle competenze con riferimento al reinserimento sociale, sono state recentemente attribuite dalla legge Finanziaria 2015 anche competenze in materia di reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro. Proprio in attuazione di tale norma, l’11 luglio scorso, il Presidente dell’Istituto ha approvato il “Regolamento per il reinserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità da lavoro”, finalizzato a disciplinare, in fase di prima applicazione, gli interventi mirati alla conservazione del posto di lavoro, necessari a dare sostegno alla continuità lavorativa degli infortunati e dei tecnopatici presso lo stesso datore di lavoro prioritariamente per lo svolgimento della stessa mansione ovvero di una mansione diversa, laddove le condizioni psico-fisiche conseguenti all’evento lesivo non consentano più di proseguire l'attività lavorativa precedentemente svolta. Sulla base di tale regolamento – ha proseguito – l’Istituto porrà in essere, con il consenso del lavoratore e la partecipazione attiva del datore di lavoro, progetti di reinserimento lavorativo personalizzati mirati alla conservazione del posto di lavoro per realizzare nei luoghi di lavoro interventi formativi di riqualificazione professionale, per il superamento e per l'abbattimento delle barriere architettoniche e per l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni di lavoro per i quali, per l’anno in corso, sono stati stanziati 21 milioni di euro. Tutto ciò – ha concluso Sorrrentini –  va nella direzione del rafforzamento del modello di tutela globale e integrata garantito dall’Inail attraverso un “panel di servizi” secondo il quale la persona con disabilità da lavoro diventa destinataria di una articolata gamma di interventi personalizzati diretti a favorire il massimo recupero delle funzioni lese e la piena integrazione in ambito familiare, sociale e lavorativo.

Alessandra Ligi, Direttore regionale Inail Umbria, ha invece voluto  sottolineare l’importanza della sinergia umbra che punta su progettualità particolarmente vicine a quelli che sono i veri bisogni manifestati dagli assistiti disabili da lavoro. “Per la riuscita dell’iniziativa cruciale sarà il ruolo giocato dai giovani – che verranno coinvolti attraverso la scuola – e che potranno contribuire, magari attraverso concorsi di idee, all’abbattimento delle barriere culturali. Il Comune di Sigillo – ha aggiunto – è stato scelto come “città ideale” caratterizzata da assenza di barriere culturali e strutturali nella speranza di esportare successivamente il modello negli altri comuni dell’Umbria. L’iniziativa è perfettamente aderente all’accordo Stato-Regioni che ha attribuito all’Inail competenze in materia di riabilitazione e reinserimento e che oltre ai nuovi servizi illustrati dal dott. Sorrentini – ha concluso – consente di fornire agli assistiti servizi di riabilitazione fisioterapica: il tutto nell’ambito di quella tutela globale e privilegiata del lavoratore sancita dalla Costituzione”.