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07 luglio 2016
La Corte dei Conti promuove l’Inail: “Positivi i risultati dell’esercizio 2014”
Nella loro relazione annuale sul bilancio generale e delle singole gestioni dell’Istituto, i magistrati contabili sottolineano l’avanzo finanziario di 477 milioni di euro, nonostante una flessione delle entrate contributive pari a oltre l’11%. Il saldo patrimoniale in aumento di 620 milioni.
La Corte dei Conti promuove l’Inail: “Positivi i risultati dell’esercizio 2014”

ROMA - Anche a fronte di una diminuzione dell’11,59 per cento delle entrate contributive, i risultati di bilancio dell’esercizio 2014 dell’Inail sono positivi. La gestione, infatti, si è conclusa con un avanzo finanziario pari a 477 milioni di euro. Lo scrive la Corte dei Conti nella sua relazione annuale sul bilancio generale e delle singole gestioni dell’Istituto e sul suo assetto strutturale, che ha visto l’Inail affrontare un complesso processo di riorganizzazione dopo l’incorporazione di Ispesl e Ipsema.
Una situazione finanziaria sana. L’analisi degli indici di bilancio evidenzia, in particolare, che la quasi totalità delle entrate dell’Istituto è dovuta a entrate proprie, senza ricorrere al trasferimento dello Stato. Anche l’autonomia contributiva, ovvero il rapporto tra entrate contributive ed entrate correnti, presenta buoni valori. La quasi totalità delle entrate proprie dell’Inail è infatti coperta da quelle della gestione assicurativa dei premi e contributi. Il buono stato di salute della situazione finanziaria dell’Istituto, caratterizzata dalla possibilità di coprire le spese con le proprie entrate, emerge anche dall’analisi degli indici di capacità finanziaria corrente e totale, entrambi superiori all’unità e sostanzialmente in linea con quelli rilevati nel 2013.
Per gli immobili a reddito incremento di 74,2 milioni. Per quanto riguarda il saldo patrimoniale, pari a fine 2014 a 5.887 milioni di euro, la magistratura contabile rileva come si sia registrato un aumento di 620 milioni rispetto all’anno precedente, per effetto del positivo risultato economico. Al 31 dicembre 2014, la massa di liquidità infruttifera ammontava a 23.080,7 milioni, di cui 22.850,1 milioni depositati presso la Tesoreria centrale dello Stato, mentre il patrimonio immobiliare a reddito ha fatto registrare un incremento di 74,2 milioni, pari al 3,85%, dovuto all’acquisto di immobili da destinare in locazione passiva alle pubbliche amministrazioni, ai sensi dell’articolo 8, comma 4, della legge 122/2010.
Avvertita l’esigenza di una revisione delle tariffe. Con riferimento al regime tariffario, la Corte sottolinea come sia avvertita l’esigenza di una revisione, tenuto conto che il quadro vigente si basa sui dati infortunistici del triennio 1995–1997. L’aggiornamento delle tariffe dei premi e contributi – in attuazione di quanto previsto dall’articolo 1, comma 128 della legge 147/2013 – dovrà peraltro valutare l’andamento economico-finanziario e attuariale registrato da ciascuna gestione, garantendo il relativo equilibrio assicurativo.
Il portafoglio aziende in lieve diminuzione (-1,32%). L’analisi dei dati gestionali del 2014 evidenzia una modesta riduzione di circa l’1,32% rispetto al 2013 del portafoglio aziende, pari a 3.255.999. Le rendite in gestione sono state 771.336, in diminuzione del 2,3% rispetto all’anno precedente, mentre quelle costituite sono state 16.134, in aumento dell’1,15% rispetto alle 15.950 del 2013, a causa dell’incremento delle malattie professionali riconosciute.
Attuato un nuovo modello organizzativo. Nella loro relazione, i magistrati ricordano anche le circostanze di eccezionalità che hanno connotato il periodo successivo all’accorpamento dell’Inail con Ispesl e Ipsema, che hanno reso necessario dare attuazione a un nuovo modello organizzativo per fare fronte agli ulteriori compiti istituzionali. Allo stesso tempo, la riduzione della dotazione organica e della relativa spesa, con riferimento al personale dirigenziale e non dirigenziale, ha impegnato l’Istituto in un processo di razionalizzazione complessivo che ha investito tanto la direzione generale quanto la rete territoriale degli uffici periferici.
Dalla costituzione di un polo per gli acquisti rilevanti economie di scala. Oltre alla razionalizzazione dei processi di supporto, finalizzata a eliminare duplicazioni e sovrapposizioni con le strutture degli enti che sono stati incorporati, secondo la Corte dei Conti è stata particolarmente rilevante la costituzione di un polo centrale per la gestione degli acquisti, tesa non soltanto alla realizzazione di significative economie di scala, ma anche alla possibilità di un utilizzo migliore del personale impegnato.
Assicurata l’autonomia del settore ricerca. È stata inoltre garantita l’autonomia del settore ricerca, assicurando un sistema di governance che punta a regolamentare le modalità di definizione e di validazione dei piani di ricerca, anche attraverso l’istituzione di un comitato scientifico presieduto dal presidente e l’attivazione di un “tavolo della ricerca” presieduto dal direttore generale, cui partecipano, oltre ai dipartimenti di ricerca, tutte le strutture centrali coinvolte.
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Pubblicazione
7/07/2016, 11:16
Ultimo aggiornamento
7/07/2016, 11:16
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