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26 settembre 2011

Si inverte la tendenza in Umbria nel 2010 in calo infortuni e morti sul lavoro

Presentato il Rapporto regionale INAIL: dopo anni di andamento negativo, registrata una flessione del 2,7% degli incidenti denunciati. In flessione anche quelli a danno degli occupati immigrati (ma i casi fatali crescono da tre a quattro). Aumentano le malattie professionali

Si inverte la tendenza in Umbria nel 2010 in calo infortuni e morti sul lavoro

umbria

PERUGIA - Calano gli infortuni e i morti sul lavoro in Umbria. Dopo anni di andamento negativo, è finalmente connotata da una nota positiva la presentazione del Rapporto annuale di INAIL Umbria relativo al 2010, avvenuta questa mattina a Perugia. Gli incidenti denunciati all'Istituto lo scorso anno sono stati 14.872 contro i 15.291 del 2009 (-2.7%). Sedici i casi mortali contro i precedenti 17 (-5.9%). In lieve calo anche i casi ai danni dei lavoratori stranieri: 2.521 le denunce contro i 2.639 dell'anno prima (-4.5%). In quest'ultimo caso, tuttavia, purtroppo si può dire lo stesso per le morti: sono quattro quelle che hanno interessato gli occupati immigrati, rispetto alle 3 del 2009 e del 2008.

Il calo più consistente in agricoltura. Il settore che fa registrare il calo più consistente è l'agricoltura: sono stati denunciati 1.609 infortuni (-3.5% rispetto all'anno precedente). Segue l' industria con 12.609 casi (-3.1%) mentre nel conto stato - unica gestione in controtendenza - si registra un aumento delle denunce, in totale 646 casi (+5.5%). La stragrande maggioranza degli infortuni (13.427 casi, circa il 90%) è accaduto in occasione di lavoro e in occasione di circolazione stradale (autotrasportatori, commessi viaggiatori, addetti alla manutenzione stradale). La restante parte (1.445 casi) riguarda, invece, gli infortuni in itinere (ovvero, quelli avvenuti nel tragitto casa/lavoro, e viceversa).

Le tecnopatie aumentano del 5,3%. Un deciso incremento si registra nelle malattie professionali: le tecnopatie sono aumentate del 5,3%, passando dalle 1.266 del 2009 alle 1.333 del 2010. La maggior parte è stata denunciata nella gestione industria e servizi (circa il 90%), la restante in agricoltura (oltre l'8%) e tra i dipendenti dello stato (circa l'1.5%). "Questo aumento è da addebitare a una pluralità di fattori", spiega INAIL Umbria, "tra cui l'aumentata sensibilizzazione e informazione svolta nei confronti dei lavoratori da parte dell'Istituto ma anche dei sindacati, delle associazioni di categoria e dei patronati e l'entrata a regime delle nuove tabelle, in base al decreto ministeriale del 9 aprile 2008 (il provvedimento che ha incluso come tabellate alcune malattie che prima non lo erano)". La presentazione del Rapporto INAIL Umbria - giunto alla XII edizione - è  avvenuta alla sala dei Notari nell'ambito delle iniziative della manifestazione "Costruttiva", realizzata dal Sistema edilizia di Perugia (Cassa edile, Scuola edile e Cpt) per festeggiare il 50°anniversario della costituzione di questo organismo e per sensibilizzare verso la sicurezza nel settore delle costruzioni.

Per saperne di più:

Rapporto regionale

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