INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

Gli operatori dei servizi sanitari e socio-sanitari, in occasione della loro attività lavorativa, sono esposti al rischio di subire atti di violenza. Un rischio, accentuato dall’emergenza pandemica tuttora in corso, e che rappresenta uno degli aspetti a cui gli operatori sono maggiormente sensibili per le criticità legate alla sicurezza della propria attività. È indubbiamente un problema di sicurezza delle cure e di gestione del rischio clinico ma anche di sicurezza degli operatori, in una visione integrata del rischio nelle attività clinico assistenziali e nelle strutture sanitarie.
 
Gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari rappresentano un problema di sicurezza del lavoro che va affrontato secondo quanto previsto dal D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.  La valutazione del rischio deve individuare gli elementi relativi all’ambiente e alle tecnologie con cui si svolge l’attività sanitaria, con gli aspetti più strettamente psicosociali collegati alle professioni sanitarie. Sono proprio queste ultime a presentare un rischio più alto, perchè a contatto diretto con il paziente e perchè devono gestire rapporti caratterizzati da una condizione di forte emotività, sia da parte del paziente stesso che dei familiari che in quel momento si trovano in uno stato di vulnerabilità e frustrazione che, in alcuni casi, può arrivare sino alla perdita di controllo.
 
Con il Decreto del Ministro della Salute del 27 gennaio 2022 è stata istituita la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari” che si celebrerà il 12 marzo di ogni anno.
Per la prima edizione della giornata la Regione dell’Umbria – in collaborazione con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica - ha organizzato un corso di formazione in modalità fad sincrona per promuovere processi culturali positivi finalizzati ad aumentare la sicurezza degli operatori e delle cure, la responsabilizzazione delle persone e delle comunità di vita e di lavoro, favorendo così lo sviluppo di un percorso di prevenzione degli atti di violenza.
 
All’iniziativa in rappresentanza dell’Istituto è previsto l’intervento del direttore regionale Alessandra Ligi che illustrerà le statistiche Inail connesse alla tematica.

La partecipazione all'evento prevede il riconoscimento di 4.5 crediti ecm ai partecipanti di tutte le professioni sanitarie e socio-sanitarie.