Attività di ricerca indirizzata allo sviluppo e alla validazione di metodiche e procedure dedicate alla progettazione, costruzione e utilizzo in sicurezza di macchine, trattori, impianti, apparecchi e attrezzature di lavoro impiegate nel settore agricolo-forestale e del giardinaggio.
L’agricoltura è un settore ad elevato rischio infortunistico, oggetto di studio e ricerca all’interno del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti prodotti e insediamenti antropici.
Le attività svolte sono indirizzate verso lo sviluppo e la validazione di metodiche e procedure dedicate alla fase di progettazione, costruzione e utilizzo in sicurezza di macchine, trattori, impianti, apparecchi e attrezzature di lavoro impiegate nel settore agricolo-forestale e del giardinaggio. E’ oggetto di attenzione anche l’impiego di prodotti fitosanitari in particolare per la valutazione del rischio legato ai tempi di carenza e rientro, nonché della sicurezza delle macchine utilizzate per la distribuzione di tali sostanze pericolose.
La ricerca del Dipartimento nel settore agricolo forestale è volta all’individuazione di soluzioni tecniche innovative per la prevenzione, sia mediante l’adozione di specifici dispositivi di protezione e di sicurezza (es. schermi, ripari, strutture di protezione, ecc.), sia orientando la scelta delle attrezzature di lavoro verso prodotti aventi caratteristiche tecniche idonee alla loro destinazione d'uso e allo specifico ambiente di utilizzo, compresi i sistemi di comando e controllo implementati.
Specifiche condizioni di rischio sono connesse alla movimentazione (in fase di lavoro ed in fase di dislocazione) dei trattori agricoli o forestali e delle macchine semoventi in uso nel settore agricolo, intendendo sia le macchine agricole propriamente dette che quelle afferenti ad altri settori come, ad esempio, le macchine movimento terra o carrelli industriali.
In particolare, in tale contesto le principali fonti di rischio sono rappresentate dai pericoli di capovolgimento/rovesciamento laterale o longitudinale, di investimento e di movimento incontrollato determinato dall’attrezzatura di lavoro o da parti mobili della stessa. Per tali attrezzature, partendo dal monitoraggio degli infortuni, che vedono coinvolti sia gli operatori considerati “professionali” sia quelli considerati “non professionali”, e in particolare dall’analisi delle modalità di accadimento, si evince la necessità di implementare nuove soluzioni tecniche che possano essere impiegate per la riduzione di specifici rischi anche in riferimento ad attrezzature di lavoro semoventi già in uso, come avvenuto, ad esempio, per le strutture di protezione in caso di capovolgimento a profilo compatto (CROPS) per l’adeguamento dei trattori agricoli o forestali. Per la riduzione del rischio di capovolgimento/rovesciamento laterale o longitudinale sono allo studio sistemi di protezione alternativi o complementari alle attuali strutture di protezione contro il rischio di ribaltamento (ROPS), quali ad esempio strutture di protezione a due montanti abbattibili con cinematismo a quadrilatero articolato e sistemi agevolatori, auto-ROPS, criteri di autoprotezione, ecc.. Inoltre, in riferimento al sistema di ritenzione del conducente (cintura di sicurezza) sono oggetto di ricerca e valutazione cinture a più punti di ancoraggio (in alternativa alle attuale cinture di sicurezza a due punti di ancoraggio), sistemi di monitoraggio e avviso a logica sequenziale che rilevino l’uso della cintura di sicurezza e limitino le funzioni dell’attrezzatura di lavoro nel caso in cui questa non sia correttamente allacciata, e sistemi di ritenzione alternativi o complementari alle attuali cinture di sicurezza (quali ad esempio barre frontali o protezioni laterali). In tale contesto si colloca anche lo studio di un trattore ribassato con struttura di protezione integrata e propulsione ibrida. Per quanto riguarda la visibilità della zona di lavoro una specifica attività di ricerca è finalizzata alla verifica dell’applicabilità alle macchine semoventi con operatore a bordo in uso nel settore agricolo di soluzioni tecniche che consentano di rilevare in tempo reale la presenza dinamica di lavoratori a terra e/o di ostacoli in prossimità della macchina mediante, ad esempio, l’uso di sistemi RFID (Radio Frequency Identification Technology), WSN (Wireless Sensor Networks), LiDAR (Light Imaging, Detection and Ranging), sensori di prossimità ultrasonici, telecamere RGB o optoelettroniche con sistemi di elaborazione delle immagini e logiche di gestione implementate con i metodi dell’intelligenza artificiale, anche in combinazione fra loro, con la finalità di fornire puntuali avvisi all’operatore a bordo macchina ovvero di intervenire automaticamente arrestando le funzioni pericolose della stessa.
Inoltre, il Dipartimento è impegnato nella ricerca di soluzioni tecniche innovative per consentire il reinserimento lavorativo di operatori agricoli che hanno subito infortuni (prototipo di veicolo mobile per disabili per la ripresa dell’attività lavorativa).
Un contributo particolarmente importante è quello che viene dato per la definizione degli obiettivi del Piano nazionale prevenzione agricoltura e silvicoltura attraverso l’analisi dei fondamentali fattori di rischio e dell’individuazione di soluzioni tecniche per migliorare le condizioni di lavoro.
Infine, fanno parte dell’attività anche:
- lo sviluppo di approcci per la valutazione/gestione del rischio e la definizione di sistemi di protezione e prevenzione innovativi in ambito agricolo-forestale;
- la proposta normativa e di regolamentazione tecnica nazionale ed internazionale;
- la partecipazione a gruppi di lavoro interni ed esterni all’Istituto;
- la formazione, la consulenza e l’assistenza verso Autorità, Amministrazioni, Istituzioni pubbliche, Associazioni, per le quali sono attivi accordi o collaborazioni onerosi o meno.
Contatti: dit@inail.it