INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro Ricerca e Innovazione tecnologica

Il settore Agricoltura, con più di un milione di aziende e con più di 213.000 allevamenti, è un settore trainante per l’economia del nostro Paese, con prevalenza di aziende agricole di piccola dimensione, caratterizzate da una superficie agricola utile (SAU) minore di venti ettari (ultimo censimento Istat 2022). 

Le coltivazioni e gli allevamenti presentano connotazioni peculiari a livello territoriale, spesso con uno sfruttamento intensivo delle capacità produttive con un potenziale impatto sulla salute umana e animale, nonché sulla biodiversità e sul clima: basti pensare all’impiego di prodotti fitosanitari (PF) e di prodotti biocidi (PB) a base di agenti chimici, utilizzati per proteggere i prodotti vegetali dagli organismi nocivi, per migliorare il nutrimento delle piante coltivate oppure per distruggere, eliminare e rendere innocuo un qualsiasi organismo nocivo presente in questo contesto produttivo. La sicurezza dei PF prevede diversi livelli di controllo e di applicazione di norme in materia di normativa di prodotto e di sicurezza alimentare, per i rischi legati non soltanto ai livelli di contaminazione degli alimenti destinati al consumo, umano o animale, ma anche dalla condizione che ha comportato la produzione di quell’alimento, che può impattare sulla salute del lavoratore, del cittadino, dell’animale, dell’ambiente, con implicazioni sanitarie, ambientali e climatiche. Tali implicazioni sono fortemente interconnesse e devono essere affrontate con un approccio integrato, di salute unica o One Health, come suggerisce la Commissione europea nell’ambito delle sei priorità di intervento, tra cui il Green Deal per “raggiungere la neutralità climatica” e diventare “un’economia moderna ed efficiente sotto il profilo delle risorse”.

Il laboratorio affronta la tematica dell’agricoltura da diversi punti di vista. 

In ambito di ricerca scientifica, per esempio, si interessa dello studio del rischio di esposizione a pesticidi per lavoratore, consumatore, prodotto nel settore agroalimentare, attraverso un approccio integrato e metodologie innovative di analisi, in ottica One Health. Di rilievo anche il focus sull’uso dei PF in ambienti extra-agricoli sempre in un’ottica One Health. 

In tema di rischio chimico di esposizione, per i lavoratori del settore e per i residenti, il laboratorio contribuisce alla sezione consultiva per i fitosanitari del comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale presso il Ministero della Salute per il rilascio delle autorizzazioni nazionali alla immissione in commercio e uso di PF, in accordo con il Regolamento (CE) 1107/2009 e il Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei PF. In tale contesto si inquadra anche la collaborazione con la Direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute per la realizzazione di iniziative finalizzate alla identificazione di misure di mitigazione del rischio connesse all’impiego dei prodotti biocidi in ambiente di vita e di lavoro. 

Nel 2022 si è concluso il Progetto CCM2019 “Lavoro agricolo e forestale. Sperimentazione di pratiche di prevenzione e di strumenti di controllo per il contenimento dei rischi infortunistici e dei rischi per la salute nel quadro del PNP Agricoltura e Silvicoltura”, coordinato dal laboratorio, che, nella prospettiva del nuovo PNPAS 2020-2025 e con la partecipazione di diverse regioni e dei due dipartimenti di ricerca dell’Inail, ha inteso proporre una metodologia per la definizione e la sperimentazione, anche con i piani mirati, di buone pratiche di prevenzione e di strumenti di controllo e di supporto per la valutazione dei rischi per il contenimento dei principali fattori di rischio infortunistici e per patologie professionali, applicabili per l’agricoltura in tutto il territorio nazionale. In tale ambito è stata creata una piattaforma web “Prevenzione in Agricoltura” dedicata al PNPAS, da considerarsi come strumento dinamico e interattivo per mettere in rete le istituzioni, i servizi operativi sul territorio, i medici del lavoro, i consulenti, i datori di lavoro, nonché le parti sociali, che raccoglie le soluzioni sperimentate e promuove le iniziative di prevenzione e controllo.