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Res urbis

Progetto inserito nell'ambito del programma Horizon 2020 per la valorizzazione integrata degli scarti organici di origine urbana.

Background

Il Programma europeo Horizon 2020 finanzia il settore della ricerca e dell'innovazione nell'Unione Europea con l'obiettivo di realizzare una società della conoscenza e dell'innovazione e di incentivare un'economia competitiva a livello globale attraverso uno sviluppo sostenibile.

Il forte impegno dell'Unione Europea verso la piena attuazione dei principi dell'Economia Circolare e della Bioeconomia rappresenta una importante driving force verso lo sviluppo di un più efficace recupero di risorse dai rifiuti organici, in particolare da quelli di origine urbana.

Il progetto Res urbis

Nell'ambito della Call Circ-05-2016: "Unlocking the potential of urban organic waste" di Horizon 2020, Inail partecipa come partner al Progetto "RESources from URban Bio-waSte" (Res urbis) proposto e coordinato dal Centro lnterdipartimentale di Ricerca per l'Ambiente e Beni culturali (Ciabc) dell'Università "Sapienza" di Roma. Il Progetto si avvale di 21 Partners che includono università ed enti di ricerca, imprese e loro associazioni ed amministrazioni pubbliche, da 8 paesi europei.

L'obiettivo del Progetto è quello di rendere possibile l'integrazione all'interno di una singola facility (bioraffineria) di processi di trasformazione dei rifiuti organici in bio-prodotti ad alto valore aggiunto. Tale approccio biotecnologico richiede lo sviluppo di una metodologia completa per valutare e affrontare non solo gli aspetti tecnici ed economici della tecnologia, ma anche quelli relativi alla sostenibilità ambientale (Life Cycle Assessment) e, non ultimo, all'adeguamento legislativo dei bioprodotti ottenibili.

Nell'ambito di Res urbis, Inail, nelle sue componenti Ditsipia (Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici) e Contarp (Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione), ha come obiettivo specifico l'analisi degli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro (Ssl) del processo produttivo biotecnologico di valorizzazione dei rifiuti organici. In tale ottica, infatti, lo sviluppo delle bioraffinerie include necessariamente lo studio della Ssl sin dalle fasi iniziali di messa a punto del processo industriale. Ciò permette la corretta progettazione e gestione degli impianti a garanzia della tutela dei lavoratori e dell'ambiente.

Responsabile scientifico del progetto:

Dott.ssa Biancamaria Pietrangeli - lnail Ditsipia

Via Roberto Ferruzzi 38/40, 00143 Roma

Email: b.pietrangeli@inail.it