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Industria & Sicurezza 5.0

L’utilizzo in sicurezza delle macchine e delle attrezzature di lavoro può essere notevolmente influenzato dalla velocità di sviluppo dell’innovazione tecnologica rispetto all’individuazione di “nuovi” rischi e loro relativa eliminazione o mitigazione.
Il Dipartimento di innovazione tecnologiche e sicurezza degli impianti prodotti e insediamenti antropici (Dit) segue l’evoluzione dello stato dell’arte degli impianti di trasformazione e produzione e pertanto studia sia le misure che possono essere adottare per mitigare detti rischi connessi all’introduzione di nuove tecnologie, sia l’utilizzo delle stesse per eliminare o mitigare rischi esistenti.

Industria 4.0 ha fornito l’opportunità per il conseguente sviluppo di tecnologie abilitanti che sono finalizzate a ottenere, come benefici attesi, maggiore flessibilità di produzione, maggiore produzione con ridotti tempi di set-up, migliore qualità e quindi di scarti attesi, maggiore competitività. Le tecnologie abilitanti che caratterizzano l’industria 4.0 sono adottate in numerosi progetti di ricerca e di sviluppo industriale per supportare il miglioramento della produttività, ma anche la manutenzione predittiva ed i controlli di qualità.

Il paradigma culturale Industria 5.0, che sta prendendo piede tutt’oggi, promuove un modello di industria focalizzato sulle persone e sull’ambiente, quindi su qualità della vita e sostenibilità, con il supporto delle tecnologie dell’industria 4.0. Il nuovo approccio utilizza le nuove tecnologie per fornire benessere oltre lavoro e crescita e, pertanto, esse dovranno rispondere alle esigenze del lavoratore, agevolarlo nell’attività rispettando le sue abilità e i suoi bisogni.

In tale contesto, il Dit analizza le potenzialità delle diverse tecnologie ed individua le caratteristiche, i requisiti, le modalità e i contesti di applicazione per la realizzazione di un'industria sostenibile, resiliente e antropocentrica.

In correlazione con le suddette finalità, partecipa alle diverse attività di formazione, orientamento e addestramento dei competence center MADE e START 4.0.

Per tecnologie adattative si intendono le tecnologie che, impiegate nei processi produttivi, si adattano alle esigenze e alle diversità dei lavoratori, evitando che gli stessi debbano continuamente adattarsi alla costante evoluzione della tecnologia e garantendo quindi un ambiente di lavoro più inclusivo. Possono ricondursi a tali tecnologie quelle basate sull'intelligenza artificiale, compresi i robot con sistemi di intelligenza artificiale (IA), così come gli strumenti di realtà virtuale e aumentata che possono essere utilizzati per guidare il lavoratore nelle operazioni più specializzate, per le quali sarebbero altrimenti necessarie competenze e formazione specifiche, e che danno anche la possibilità di inserire nell’ambiente lavorativo persone con capacità cognitive, sensoriali o fisiche ridotte.

Le applicazioni delle stesse tecnologie possono, infatti, supportare tali lavoratori nell’accesso a postazioni e ambienti e nell’esecuzione delle loro attività. Ad esempio, le applicazioni collaborative di robotica industriale, in cui l’operatore lavora in diretta cooperazione con un robot all’interno di uno spazio di lavoro definito, consentono di dividere le attività tra il robot e l’operatore in modo da sollevare l’operatore dalle attività più ripetitive e fisicamente onerose. Maggiormente adattativa sarà l’interazione uomo-robot, e più in generale quella uomo macchina, rispetto alle esigenze dell’operatore e maggiormente sarà sicura, inclusiva e rispettosa dei bisogni dell’operatore.

L’IA poi, con le sue ampie potenzialità di sviluppo di sistemi adattativi alle esigenze dell’uomo, offre numerose possibilità di miglioramento degli ambienti di vita e di lavoro. In tale ottica, è oggetto di attività di ricerca del Laboratorio IV del Dipartimento di innovazione tecnologiche e sicurezza degli impianti prodotti e insediamenti antropici lo studio e la sperimentazione, per diversi contesti lavorativi, anche mediante l’applicazione di specifici algoritmi di IA, di strumenti di gestione e controllo di situazioni di pericolo che siano efficaci nel rispondere alle esigenze del lavoratore.

Design for All, anche detto Inclusion Design, Design for all, Accessible design, è il design di prodotti, ambienti, programmi e servizi allo scopo di renderli fruibili da tutte le persone, nel modo migliore possibile, senza la necessità di adattamenti o di una progettazione specializzata.

La pratica del Design for All fa uso cosciente dell’analisi dei bisogni dell’utente, considerando le possibili diversità nell’uso e nell’interazione di questo con l’oggetto da progettare. Questo favorisce un'usabilità maggiore dell’oggetto (prodotto, ambiente, procedura, ecc), riducendo al minimo il rischio di commettere errori e riducendo la necessità di uno sforzo eccessivo (fisico, sensoriale o cognitivo) che può portare ad affaticamento, errori o infortuni

Il Laboratorio IV del Dipartimento di innovazione tecnologiche e sicurezza degli impianti prodotti e insediamenti antropici studia e promuove soluzioni per un utilizzo semplice e intuitivo, flessibile, misure e spazi adeguati all’avvicinamento e l’utilizzo, riconoscibilità, contenimento dello sforzo fisico, tolleranza all’errore, e ne verifica le implicazioni e l’efficacia in termini di sicurezza. In tale contesto, approfondisce le soluzioni connesse alle tecnologie adattative implementabili. 

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