Dalle protesi che leggono nel cervello i movimenti da eseguire ai robot indossabili che fungono da organi aggiuntivi. Dal sesto dito al senso virtuale del tatto, passando per i microchip nel cervello per collegare l'uomo alle macchine. Grazie all'intelligenza artificiale arrivano nuovi dispositivi che possono restituire le funzioni originarie ad arti compromessi da incidenti o patologie. Ma che allo stesso tempo lanciano una sfida vertiginosa: quella di fornire corpi aumentati dalla tecnologia, in grado di competere con robot sempre più capaci e performanti. Ma allora si potrà parlare ancora di uomini sapiens?
A Eta Beta su Radio1, al microfono di Massimo Cerofolini, ne parla Emanuele Gruppioni, direttore tecnico Area ricerca del Centro Protesi Inail di Vigorso Budrio. Qui si sperimenta una protesi capace di eseguire le intenzioni di movimento della persona amputata, grazie all'intelligenza artificiale che legge le aree del cervello e attua automaticamente le azioni della mano.
Prosthesis di dicembre dedica la copertina all’articolo “A Perspective on Prosthetic Hands Control: From the Brain to the Hand “di Emanuele Gruppioni e Cosimo Gentile, rispettivamente Direttore tecnico e Ricercatore dell’Area ricerca del Centro Protesi.
La Benedizione del Presepe della Ri-Nascita darà inizio alla serata natalizia dedicata agli ospiti del Centro Protesi Inail, in programma giovedì 14 dicembre alle ore 17:00.
A Folgaria lo stage di sport invernali per gli assistiti del Centro Protesi Inail organizzato in collaborazione con il Cip Emilia Romagna e la scuola Scie di passione.