Silvia, 32 anni
Protesi estetica
Ha avuto un incidente a 5 anni. Da allora ha cambiato varie protesi. Oggi lavora come impiegata ed è giocatrice nella nazionale di sitting volley.

Storia del paziente
Ho avuto un incidente a cinque anni, in un impianto di distribuzione di mangime per pollami. Già alcuni mesi dopo, avevo già la mia prima protesi mioelettrica. Poi, ho prediletto quelle estetiche: sono una persona super dinamica. Nella mia vita ho sempre avuto bisogno di una protesi che mi stesse dietro, non è mai successo il contrario.
Negli anni ho cambiato varie protesi sia a causa della crescita ossea, sia per l'usura dettata dal sudore e dell'acqua, sia per la perdita del peso. L'impatto con una protesi artificiale c'è sempre, ma io ho imparato a non avere rimpianti. Non avrò il tatto, ma la mia vita è eccellente ugualmente. Ci vuole pazienza e bisogna pensare che andrà tutto bene.
Oggi sono un'impiegata: ci tengo a dire che lavoro nella sicurezza sul lavoro, tutti pensano che dopo si venga assunte solo come centraliniste, con tutto rispetto per questo incarico ma non è così. Ho sempre fatto sport: prima nuoto, senza protesi, poi ginnastica artistica, rompendo anche una protesi. Da quando ho 12 anni gioco a pallavolo. Sono nella nazionale di sitting volley, giochiamo a pallavolo seduti a terra. Mi alleno ogni 15 giorni, tra Roma e Pisa, e siamo stati la prima squadra azzurra a qualificarsi per i giochi paralimpici.
L'impatto con una protesi artificiale c'è sempre, ma io ho imparato a non rimpiangere nulla. Ho cambiato varie protesi nella mia vita che è eccellente lo stesso.