Giorgio, 22 anni
Ginocchio elettronico
Ha avuto un incidente mentre tornava dal lavoro e ha subito un'amputazione. Oggi con il suo ginocchio elettronico è tornato alla sua vita: va in montagna e gioca a tennis.
Storia del paziente
Due settimane. Affidarmi ai professionisti del Centro Protesi Vigorso di Budrio mi ha garantito, in quindici giorni, una trasformazione. Ho fatto una visita per l'idoneità a febbraio dove sono stati fatti i primi rilievi e le misurazioni, poi a maggio sono stato ricoverato: in due settimane hanno fatto tutto. Oggi vado in montagna e gioco a tennis e sono in attesa di un'altra protesi, specifica per la corsa.
In quelle due settimane, ho seguito tutto ciò che mi hanno detto i fisioterapisti: mi hanno spiegato come sfruttare il mio nuovo ginocchio, come non portarmi dietro movenze, come correggermi dagli errori. Io ho una certa velocità ad abituarmi, ma il consiglio che mi sento di dare è seguire alla lettera ciò che dicono fisioterapisti e tecnici: loro hanno un'esperienza di anni e si sente. Dalle loro parole, emerge tanto vissuto.
Oggi sono studente e lavoro. Quest'estate ho fatto il cameriere, muovendomi tanto e stando in piedi. A chi si avvia verso questo percorso dico di avere leggerezza nel farlo, anche se sembra la cosa più scontata: ma se una cosa si pensa difficile, lo diventa. E, poi, andare convinti, non avere paura: siamo in mano a professionisti che ci guidano passo passo, bisogna vivere serenamente quel momento. Io, a volte, sono stato troppo severo con me stesso.
La stanchezza si sente, certo, le sensazioni del corpo non si possono ignorare quando ci si avvicina a una protesi: ma non bisogna avere paura.
Al Centro Protesi Vigorso di Budrio sono stato ricoverato due settimane: mi hanno messo un ginocchio elettronico, ho imparato a usarlo, ho pulito il passo, fatto prove di corsa. Bisogna affidarsi ai tecnici: così si applica la loro esperienza di anni.