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INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul LavoroINAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro Centri protesici e riabilitativi


La storia
 

Mi considero uno dei volti storici del nostro Centro. Sono stata assunta nel 1998, prima dell'apertura ufficiale, e, per formarmi, sono stata anche alcuni mesi al Centro Protesi Vigorso di Budrio. Il lavoro di noi infermieri è affiancare il paziente nell'attività quotidiana, e parlo di mangiare, lavarsi e vestirsi, o sostituirci alla persona se non è in grado di farlo: in un paziente tetraplegico, ad esempio, l'infermiere si sostituisce al cento per cento, mentre con un amputato, c'è un percorso di affiancamento, di aiuto nello svolgimento delle attività.

Come infermieri siamo sempre di turno, 24 ore su 24, anche i festivi. Per questo siamo un punto di riferimento, c'è una continuità nel nostro lavoro. Qui abbiamo pazienti con patologie muscolo-scheletriche, pazienti neurolesi e alcuni grandi invalidi che tornano qui per riabilitazioni di mantenimento. Ci occupiamo anche dell'addestramento dei “caregiver”, di chi dovrà prendersi poi cura di un paziente, dovrà imparare come curare lesioni, cateterismi, alimentazione, igiene. Il nostro è, dunque, un lavoro di assistenza, educazione ma anche prevenzione delle complicanze: insegniamo, ad esempio, come evitare lesioni da pressione con le mobilizzazioni.

Nel nostro lavoro c'è anche un aspetto olistico. Nel nostro centro, lavoriamo in equipe con psicologici e assistenti sociali ma spesso noi infermieri cogliamo lo stress del paziente, avendo un rapporto continuo, diretto, giorno e notte: c'è spesso la paura di non tornare al lavoro, di perderlo, di non avere un reddito. Finché si è nel centro si è tutelati ma c'è timore per il dopo: quindi, siamo anche una spalla sulla quale sfogarsi. Il dolore fisico è accentuato da fattori di stress e ansia.

Ho visto tanti volti in questi anni. La storia che più mi è rimasta nel cuore è quella di un ragazzo giovane, che ha subito l'amputazione di tutti e quattro gli arti: ha dimostrato una forza di volontà incredibile, non si è perso d'animo mai, aggrappandosi con i denti a ciò che gli era rimasto. Incoraggiava gli altri pazienti: un esempio di vita.

Il nostro è un lavoro di assistenza, educazione ma anche prevenzione delle complicanze. La storia che più mi è rimasta nel cuore è quella di un ragazzo giovane, che ha subito l'amputazione di tutti e quattro gli arti: ha dimostrato una forza di volontà incredibile. Un esempio di vita.