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INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul LavoroINAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro Centri protesici e riabilitativi

Ha subito una doppia amputazione a 17 anni, dopo un investimento. Nella vita ha cambiato varie protesi: non l'abbandonano mai. Le ha tenute anche in sala parto: oggi è mamma di due bambine..


Storia del paziente
 

Io ho anche partorito con entrambe le protesi: ci sono entrata in sala parto due volte. Sono con me dal mattino, fino a notte, tutti i giorni. Ne ho cambiate tante nella mia vita: ho avuto un incidente quando avevo 17 anni, sono stata investita. Mi hanno amputato un arto sotto ginocchio e uno sopra: lì ho avuto paura di non camminare. Già l'anno successivo sono stata, per la prima volta, al Centro Protesi Vigorso di Budrio: allora fu un ricovero di un mese, dove tornai a camminare. Prima con due stampelle, poi con una, poi da sola.

Ci sono tornata altre volte a Budrio: l'anno successivo, lì ho conosciuto mio marito, con il quale oggi ho una famiglia e due figlie. Faccio tutto da sola: mi prendo cura della casa, delle bambine. Non ho una donna delle pulizie. Nella vita si va avanti: quando usciamo con mio marito, che ha anche lui una protesi, e magari siamo in spiaggia, spesso ci guardano. Ma vogliamo essere un messaggio che portiamo anche nelle scuole, nelle associazioni, negli ospedali, che ribadiamo a chi ha subito incidenti: cerchiamo di essere una voce per chi ha subito un'amputazione, un confronto, un punto di riferimento. Poi, guardando noi, spesso i problemi della vita reale diventano sciocchezze.

Del Centro di Budrio apprezzo la grande professionalità, la creazione di protesi che sono perfette nell'invasatura: sennò sarebbe impossibile indossarle tutto il giorno. C'è anche un grande capitale umano: io ci sono tornata quando la mia figlia più piccola aveva cinque mesi. Ė stata a Budrio con me e, mentre io provavo le protesi, i tecnici le cantavano la ninna nanna. Ѐ tornata anche lo scorso anno, a cinque anni. Per le mie figlie le protesi fanno parte della normalità.

Si va avanti. Sempre. Io ho subito una doppia amputazione, in un arto sopra il ginocchio, in un arto sotto. Già l'anno dopo ero al Centro Vigorso di Budrio: in un mese sono tornata a camminare. La mia vita è tornata a correre: ho anche avuto due bambine e in sala parto avevo le protesi, ovviamente.