Gli interventi per il reinserimento nella vita di relazione sono finalizzati alla ricostruzione e alla ripresa dei ruoli sociali ricoperti antecedentemente all’evento lesivo.
Destinatari
Lavoratori infortunati e/o affetti malattia professionale;
familiari di lavoratori infortunati e/o affetti da malattia professionale (coniuge, persona unita civilmente, figli, genitori, fratelli, sorelle) nonché conviventi risultanti dallo stato di famiglia anagrafico dell’assistito, limitatamente al sostegno per il raggiungimento di livelli consapevolezza, di autostima, di autonomia e di adattamento volti a fronteggiare le problematiche conseguenti all’evento lesivo.
Tipologie
Gli interventi per il reinserimento nella vita di relazione consistono in:
sostegno all’assistito e ai familiari per il raggiungimento di livelli consapevolezza, di autostima, di autonomia e di adattamento volti a fronteggiare le problematiche conseguenti all’evento lesivo;
sostegno all’assistito per lo sviluppo delle abilità sociali e relazionali, allo scopo di favorire la partecipazione sociale e di prevenire situazioni di isolamento o di emarginazione sociale;
sostegno all’assistito nel recupero dei livelli di motivazione delle abilità necessarie per favorire l’occupazione e il reinserimento lavorativo;
sostegno all’assistito per la pratica dell’attività sportiva e dell’attività ludico-motoria al fine di migliorare i livelli di benessere psico-fisico, comprensivo dell’erogazione di dispositivi e dell’adattamento dell’attrezzatura.
Modalità di erogazione
L’équipe multidisciplinare, sulla base della rilevazione delle esigenze degli assistiti, elabora un apposito progetto personalizzato nell’ambito del quale viene definito il percorso di sostegno dell’infortunato/tecnopatico e/o dei suoi familiari e vengono indicati le motivazioni e il contesto di riferimento nonché gli obiettivi perseguiti e le modalità di verifica e di valutazione dei risultati del progetto.
Nel caso in cui per la realizzazione dell’intervento sia richiesta l’opera di un professionista sanitario, l’assistito può scegliere autonomamente il professionista a cui rivolgersi.
In questi casi l’Inail acquisisce il preventivo della struttura o operatore sanitario individuati dall’assistito e, verificate l’appropriatezza dell’intervento/i e la congruità del corrispettivo richiesto, autorizza l’erogazione, sostenendo il relativo onere, fino a concorrenza dell’importo risultato congruo.