ROMA - A seguito degli articoli apparsi sulla stampa in tema di verifiche di ufficio fatte a campione agli “impianti di terra” da parte degli ispettori dell’ex Ispesl, con particolare riferimento ai relativi costi a carico delle aziende controllate, si precisa quanto segue.
L’Inail deve effettuare i controlli a campione, come disposto dal DPR 462/2001, che all’art.3 prevede:
- le verifiche in questione riguardano i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche e i dispositivi di messa a terra di impianti elettrici;
- tali verifiche a campione sono stabilite annualmente dall'Istituto, d'intesa con le singole regioni sulla base dei seguenti criteri:
b) tipo di impianto soggetto a verifica;
c) dimensione dell'impianto.
- le verifiche sono onerose e le spese per la loro effettuazione sono a carico del datore di lavoro.
L’Inail, avendo ereditato tale competenza nel 2010 a seguito dell’incorporazione dell’ISPESL, ha continuato ad effettuare le verifiche secondo le modalità previste dal decreto di cui sopra, mantenendo invariate le percentuali di campionamento sul territorio.
Si precisa, infine, che il tariffario applicato non ha subito alcun adeguamento dal 2005, anche con riferimento agli indici ISTAT (Decreto del 7 luglio 2005, pubblicato in G.U. 18 luglio 2005, n. 165 - S.O.).
(8 aprile 2014)