INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

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Recensione - A. Casotti, M.R. Gheido

Previdenza obbligatoria e complementare. Cosa e Come, 2006
     

Il susseguirsi di interventi correttivi a breve del sistema pensionistico e di riforme di più ampio respiro dello stesso sistema rende estremamente confusa la situazione, già per gli addetti ai lavori ed ancor più, ovviamente, per i lavoratori interessati.

La difficoltà nel trovare un’occupazione, anche non stabile, inoltre, comporta che i giovani tendano a privilegiare problemi e temi di breve periodo, accantonando quelli, ben più impegnativi, riguardanti il proprio futuro pensionistico.

Ciò spiega come il dibattito sulla riforma pensionistica e, soprattutto, sulla previdenza complementare resti sfocato nell’opinione pubblica, concentrata piuttosto su temi di più immediata attenzione, a cominciare dal c.d. “scalone”, senz’altro più comprensibile dei complessi meccanismi della riforma generale.

E’ particolarmente utile, quindi, il contributo di quanti cercano di coniugare rigore scientifico e chiarezza di esposizione nel trattare previdenza obbligatoria e complementare, come nel caso di Casotti e Gheido, autori dell’omonimo volume edito da Giuffrè nella collana Cosa e Come”, Sezione “Lavoro e previdenza”.

Nella breve premessa gli Autori richiamano una recente indagine del CENSIS che conferma quanto abbiamo accennato circa la scarsa attenzione dei giovani, che mostrano poca fiducia, comunque, nei meccanismi di previdenza complementare fin qui ipotizzati.

Questi meccanismi restano, però, fondamentali in un sistema che per essere equo e sostenibile deve poggiare su tre pilastri (la previdenza pubblica, la previdenza complementare e collettiva, la previdenza integrativa privata e individuale), integrati fra loro per fare sistema al servizio degli interessi dei lavoratori, soprattutto giovani.

Ed è indubbio che per fare sistema il punto di maggiore criticità resta quello dell’assetto e della convenienza del regime di previdenza complementare e collettiva, rispetto alla quale quella obbligatoria costituisce la base di partenza per l’affermarsi degli altri due pilastri.

Per questo gli autori dedicano la parte centrale del volume alla previdenza complementare - dopo aver richiamato nei primi due capitoli gli aspetti essenziali del sistema obbligatorio generale - per porre in evidenza le più recenti innovazioni volte a restituire governabilità e sostenibilità al sistema: sarebbe incongruo, infatti, puntare sulla previdenza complementare senza preoccuparsi innanzi tutto della solidità del sistema di base che, franando, porterebbe con sé l’intero impianto.

Senza preoccuparsi – lo ricordiamo per inciso – dell’oggettiva mancanza di congruità della previdenza obbligatoria per i lavoratori a progetto.

Nell’affrontare, poi, il tema della previdenza complementare gli autori ne articolano la trattazione rispetto ai punti di maggiore criticità, riguardanti: il finanziamento, il trattamento fiscale e contributivo del finanziamento, le prestazioni. Già nella premessa, infatti, gli Autori ricordano come la ricerca del CENSIS abbia posto in evidenza perplessità dei lavoratori interessati, in special modo giovani, con riferimento, appunto, al meccanismo fiscale e contributivo.

Si tratta di un punto ancora tutto da definire rispetto ad una soluzione legislativa che nel rinviare, in definitiva, l’avvio del sistema al 2008 consente un’ulteriore riflessione per un riesame dell’intero sistema previdenziale, al fine di contemperare la sostenibilità finanziaria con l’effettività della tutela, pur se su livelli ridimensionati.

La conferma dell’esigenza di un’ulteriore riflessione scaturisce, riteniamo, dalla stesso conclusione del discorso ricostruttivo dei due autori, che nell’ultimo capitolo delineano il percorso “verso un’unica pensione” che, irto di ostacoli e di persistenti steccati, si snoda attraverso la “totalizzazione dei periodi contributivi, la ricongiunzione contributiva, il riscatto di periodi lavorati ma non coperti da contribuzione.

La trattazione è sempre accompagnata dal richiamo non solo ai testi legislativi ma anche alle istruzioni operative degli enti previdenziali, alcune delle quali riportate in appendice unitamente al testo di una relazione della Commissione UE in materia appunto di totalizzazzione dei periodi contributivi.

Integrando così la trattazione dei singoli temi con il richiamo delle relative disposizioni normative e regolamentari gli Autori offrono un’interessante spaccato del sistema complessivo, pur nella sinteticità della trattazione orientata a fornire agli operatori ed ai soggetti interessati una informazione tempestiva ed adeguata in coerenza con le finalità della collana “Cosa e Come” dell’editore Giuffrè. (p.a.).




Ultimo aggiornamento: 22/04/2016