ROMA - Le voci, i suoni e i colori. Le “Belle Storie” di reinserimento lavorativo raccontano di donne e uomini che dopo aver vissuto il trauma dell’infortunio o della malattia professionale sono rinati dal punto di vista personale e lavorativo, grazie al sostegno dell’Inail. In occasione dell’avvio della campagna di comunicazione dell’Istituto sul reinserimento lavorativo, “Con Inail, ricomincio dal mio lavoro”, La Repubblica.it in un apposito contenitore multimediale pubblica i video e i podcast di alcune delle storie più significative. Al centro delle narrazioni multimediali, gli assistiti Inail, capaci di restituire con le loro testimonianze non soltanto la descrizione del proprio vissuto ma soprattutto le emozioni e le sensazioni delle loro vicende. Oltre al quotidiano diretto da Maurizio Molinari, a dedicare un apposito spazio alle storie di reinserimento dell’Inail è anche l’agenzia Adnkronos, che comincia il suo racconto dalla storia di Claudio Narduzzi, imprenditore agricolo di Caporiacco in provincia di Udine. Dopo aver subito un incidente sul lavoro, Claudio grazie a un progetto di reinserimento lavorativo dell’Inail, ha potuto ricominciare a fare quello che ama: il proprio mestiere. Con la nuova campagna di comunicazione on air per un mese su tv, radio, social network e media digitali, l’Istituto punta a promuovere la conoscenza delle misure poste in essere per favorire la continuità lavorativa e l’inserimento nella nuova occupazione delle vittime di un infortunio o di una malattia professionale.
Storie di coraggio e resilienza accomunate dal tema della ripartenza. “Sul trattore mi sembra di volare”, afferma Claudio Narduzzi; “La vita in campagna per me è libertà”, spiega Ivana Giancamilli; “Se la testa e lo spirito sono quelli giusti, si può fare tutto come si faceva prima”, rivela Christian Casiraghi. Claudio, Ivana, Christian ma anche Alfonso, Alessandro, Loretana sono i protagonisti di queste vicende con cui l’Inail racconta alcuni dei servizi offerti ai propri utenti attraverso la testimonianza in prima persona degli assistiti. Il tema che accomuna queste narrazioni di coraggio e resilienza è la ripartenza, ossia la capacità, resistendo alle avversità, di ricominciare a vivere e a lavorare “come si faceva prima”. Video e podcast della durata di qualche minuto da vedere e ascoltare più volte per scoprire dettagli e particolari in grado di dare voce allo spirito indomito di donne e uomini che non hanno smesso di guardare con fiducia al domani.
Ivana e Christian protagonisti degli spot in onda su tv e radio. Testimonial della campagna di comunicazione dell’Inail e protagonisti degli spot televisivi e radiofonici in onda, in questi giorni, sulle principali testate nazionali e locali sono: Ivana Giancamilli e Christian Casiraghi. Le loro storie sono quelle di due persone che grazie agli interventi di reinserimento realizzati dall’Istituto hanno trovato nuove energie e motivazioni. Imprenditrice agricola di Corinaldo in provincia di Ancona, Ivana grazie a un progetto di reinserimento lavorativo per la conservazione del posto, dopo una grave patologia alla schiena, è tornata a lavorare sul suo trattore. A Ivana è stata fornita una nuova macchina dotata di accorgimenti in grado di attenuare le vibrazioni sulla schiena. Dopo aver subito un incidente mentre rientrava a casa dal lavoro, Christian pasticciere di Villasanta in provincia di Monza e Brianza, grazie a un progetto di reinserimento lavorativo con cui sono stati riadatti gli spazi del laboratorio dove svolge la sua attività, ha ripreso con entusiasmo il suo lavoro.
Finanziamenti a fondo perduto fino a 150mila euro. Per ogni progetto personalizzato di reinserimento lavorativo, l’Inail fornisce finanziamenti a fondo perduto fino a 150mila euro. Fino a 135mila per interventi di superamento e abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro e per l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni lavorative mentre per la formazione finalizzata alla riqualificazione professionale dei lavoratori che cambiano mansione in seguito ad un infortunio o a una malattia professionale è fissato un tetto massimo di 15mila euro. Di recente, inoltre, sono state introdotte una serie di innovazioni in grado di rafforzare le azioni di sostegno agli infortunati e rendere più facile l’accesso ai finanziamenti per i datori di lavoro: semplificazione degli adempimenti, rimborso del 60 per cento della retribuzione, ampliamento delle modalità di accesso ai progetti.
23/03/2022
Le “Belle Storie” di reinserimento lavorativo in video e podcast su La Repubblica.it e Adnkronos.com
In occasione dell’avvio della campagna di comunicazione dell’Istituto che mira a promuovere le misure per facilitare la continuità professionale o l’inserimento nella nuova occupazione delle vittime di un infortunio o di una malattia professionale, le due testate giornalistiche dedicano appositi contenitori multimediali alle vicende di rinascita professionale ed umana degli assistiti Inail
