29/12/2020
Creare presepi è la mia passione: online la bella storia di Angelo Gabriele
Nel video pubblicato sul nostro portale, il racconto di un operaio caseario 44enne che, dopo un infortunio sul lavoro e grazie al sostegno dell’Inail attraverso un progetto di reinserimento sociale, ha ritrovato la forza di ricominciare

“Vorrei trasformare quest’attività in una professione”. Dal presepe più classico con rappresentazioni di vita quotidiana e scene tradizionali, a piccole produzioni realizzate in una campana di vetro, le sue creazioni sono destinate ad associazioni di volontariato “ad aiutare persone che, come me, affrontano la disabilità – racconta”. “Perché per me la disabilità non è un handicap, piuttosto è stata un punto di partenza. Da questa passione ho creato un mondo fatto di arte, colore e magia. E ora vorrei riuscire a trasformarla in una professione”.
“La possibilità di vivere una seconda vita”. Angelo Gabriele lavora come operaio caseario quando, a causa di un grave infortunio sul lavoro, perde l’uso delle gambe. Dopo una lunga degenza in ospedale, è necessario affrontare la nuova vita su una sedia a rotelle. Inail, avvia un progetto di reinserimento sociale attraverso un’equipe multidisciplinare e anche grazie agli ausili forniti e agli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche nella sua abitazione, Angelo ritrova sicurezza e autonomia. “Pensavo che la vita mi avesse tolto qualcosa - spiega - e invece, con il tempo, ho capito che mi aveva dato un'altra possibilità: di vivere una seconda vita, diversa dalla prima”. “È questo il messaggio che voglio trasmettere agli altri, soprattutto a chi vive una situazione simile alla mia e ha perso la fiducia e la voglia di andare avanti”.
Sport e amicizia per ricominciare. Poi, al Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio, Gabriele inizia anche a praticare sport, che gli dà nuova energia. “Allora pesavo 140 kg e non riuscivo più a muovermi, così la fisioterapista mi ha fatto praticare un po’ di attività sportiva: ho iniziato ad allenarmi e dopo un anno ho perso 44 kg”. Inoltre, partecipa al progetto FutVal “allenamento, arte e amicizia per rinascere dopo un infortunio sul lavoro”, promosso dalla direzione regionale Inail Campania in collaborazione con l’organizzazione internazionale Scholas Occurrentes, fondata da Papa Francesco. “Il progetto mi è piaciuto tantissimo, anche perché a noi disabili fa bene stare insieme. Quello che più mi è mancato in questo momento di pandemia è proprio il rapporto umano”. Che, però, non manca in famiglia. Angelo, infatti, ha una moglie e cinque figli che gli riempiono la vita e giocano con lui, aiutandolo anche nella realizzazione dei presepi.