Rimasta coinvolta in un incidente stradale che nel 2007, a soli 17 anni, le ha provocato l’amputazione della gamba sinistra, Martina Caironi, portabandiera italiana alle Paralimpiadi di Rio nel 2016, oro nei 100 metri in Brasile e nel 2012 a Londra, è diventata negli anni, grazie al suo impegno, un simbolo della capacità di guardare avanti oltre le avversità. Assistita dal Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio, l’atleta ha raccontato alla conduttrice Paola Severini Melograni di voler proseguire la sua carriera fino al 2024, soffermandosi su come dopo l’incidente sia riuscita, attraverso lo sport, a trovare nuove risorse fisiche e mentali. Nel corso dell’intervista, la campionessa paralimpica ha parlato dell’iniziativa degli studenti dell’Istituto europeo di design di decorare le sue protesi da corsa e da salto, che sono diventate così “dei pezzi unici, delle opere d’arte”. Martina Caironi ha concluso il suo intervento ai microfoni della Rai, auspicando che si possa pensare alle persone con disabilità non soltanto il 3 dicembre ma tutto l’anno: “Poiché la disabilità è tutti giorni”.