INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

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Rischio da agente cancerogeno amianto: esposizione, bonifica, gestione dei rifiuti

Il Dipartimento Innovazioni Tecnologiche dell’Inail ha in essere specifiche ricerche dedicate all’agente cancerogeno amianto.

In particolare, si occupa di tutti gli aspetti di tutela dei lavoratori e degli ambienti di vita correlati ad esposizioni all’agente cancerogeno amianto nonché della tutela delle matrici ambientali (aria, acqua e suolo). Tra i principali temi trattati vi sono:

  1. Rilevazione, studio e mappatura di situazioni di rischio di origine antropica e naturale, anche mediante l’ausilio dei laboratori Inail DIT fissi e mobili per l’analisi delle matrici ambientali e l’utilizzo di tecniche di telerilevamento con sensoristica multibanda.
  2. Elaborazione di specifiche Linee Guida/Istruzioni operative in merito alle più idonee procedure lavorative da adottare nelle attività di Messa In Sicurezza d’Emergenza (MISE), caratterizzazione, bonifica e ripristino ambientale di siti contaminati.
  3. Individuazione e mappatura degli impianti di deposito preliminare o definitivo di Rifiuti Contenenti Amianto (RCA) a scala nazionale ai fini della redazione di procedure di sicurezza specifiche per i lavoratori impegnati in tali impianti e della tutela degli ambienti di vita limitrofi.
  4. Studio a scala internazionale delle più avanzate procedure di inertizzazione dell’amianto.
  5. Supporto al Legislatore, ai Ministeri ed agli Organi di Vigilanza e Controllo per il rispetto della Legislazione di settore vigente e per l’emanazione di nuovi Atti normativi.
  6. Attività di formazione, informazione per i lavoratori addetti al settore e per i vari Organi tecnici delle P.A.

allegati

Gestione dei rifiuti contenenti amianto (RCA)

Le norme attualmente in vigore in merito alla classificazione dei rifiuti stabiliscono che un rifiuto deve essere classificato come pericoloso qualora contenga “una sostanza riconosciuta come cancerogena (Categorie 1 o 2) in concentrazione ≥ 0,1%”.

Poiché l’amianto è una sostanza di Categoria 1, tutti i rifiuti che ne contengono concentrazioni maggiori allo 0,1% devono essere classificati come pericolosi.

Considerato che i materiali contenenti amianto, ab origine, hanno concentrazioni variabili mediamente tra il 10% ed il 98% di sostanza pericolosa, nel momento in cui essi divengono rifiuti devono essere classificati come rifiuti speciali pericolosi.

Si ricorda inoltre che tutti i rifiuti speciali vengono classificati come pericolosi quando rispondono ai criteri riportati all’allegato I (caratteristiche di pericolo) alla parte IV del D.Lgs. n. 152/2006 come sostituito dal D.Lgs. n. 205/2010.

Inizialmente, nel Catalogo Europeo dei Rifiuti figuravano sei tipologie di RCA, delle quali solo due erano riportate nell'elenco come rifiuti pericolosi. Successivamente, con le modifiche ed integrazioni apportate dalle Decisioni della Commissione e del Consiglio, recepite in Italia con il D.Lgs. n. 152/2006, le tipologie di RCA sono diventate otto, tutte classificate come rifiuti pericolosi e contrassegnate con apposito asterisco.

A tal proposito, poiché tuttora si registrano anomalie e difficoltà tecnico-operative nella gestione di tali tipologie di rifiuti, il Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti Prodotti e Insediamenti Antropici, ha tra i suoi obiettivi principali:
  1. Creazione di un database e di una mappatura georiferita degli impianti di deposito e trattamento preliminare di Rifiuti Contenenti Amianto e degli impianti di deposito definitivo (discariche) che accettano e gestiscono i suddetti.
  2. Studio dei criteri di sicurezza da adottare a tutela degli operatori impiegati negli impianti di deposito e trattamento.
  3. Studio degli impianti di inertizzazione dell’amianto a scala internazionale, ed analisi dei vari brevetti e proposte di impianto in Italia.
  4. Analisi dei flussi di gestione dei Rifiuti Contenenti Amianto a scala nazionale ed internazionale, per evidenziare le criticità e indicare al Legislatore eventuali azioni da intraprendere.

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Ultimo aggiornamento: 11/08/2017