INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

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Contaminazione di aria, acqua, suolo: metodi analitici e indagini sperimentali

Nelle realtà industriali complesse, l’esposizione dei lavoratori risulta particolarmente critica a seguito della presenza contemporanea di sostanze pericolose appartenenti a diverse classi merceologiche. In tali contesti lavorativi, quindi, è essenziale disporre di metodi analitici rapidi ed affidabili che permettano la simultanea determinazione di più inquinanti aventi caratteristiche chimico fisiche diverse.

In particolare, l’utilizzo di tecniche cromatografiche accoppiate alla spettrometria di massa risulta essere un valido strumento per l’ottimizzazione di metodi analitici multicomponente necessari per una corretta valutazione della salubrità degli ambienti lavorativi.

In tale ambito vengono studiate sia sostanze organiche che sono indicatori di strutture biologiche complesse, queste ultime responsabili di tossicità sull’uomo, sia sostanze organiche che hanno direttamente effetti avversi sulla salute umana. Lo studio è effettuato sulle diverse matrici ambientali dopo opportune campagne di campionamento.

Le varie fasi di messa a punto dei metodi analitici prevedono l’ottimizzazione delle procedure di estrazione e purificazione dei contaminanti dai campioni reali, la loro determinazione analitica mediante tecniche ifenate, la verifica dei metodi ottimizzati con materiali certificati, l’applicazione dei metodi così ottimizzati a luoghi di lavoro specifici e caratterizzati dalla compresenza di diversi contaminati organici. 

L’attività descritta è svolta attraverso progetti di ricerca multidisciplinari indirizzati alla identificazione e caratterizzazione degli inquinanti e al monitoraggio ambientale, al fine di fornire agli organi preposti al controllo e in alternativa ai metodi ufficiali, metodiche analitiche multicomponente veloci e accurate.

Determinazione analitica di inquinanti organici persistenti

Nella Convenzione di Stoccolma del 2001, allo scopo di proteggere la salute dell’uomo e dell’ambiente, sono state individuate una lista di sostanze (persistent organic pollutants, POP) caratterizzate da elevata tossicità, bioaccumulo e trasporto su lunghe distanze e ne è stato vietato l’utilizzo.

Al fine di sostituire tali composti, negli ultimi anni sono state introdotte nuove sostanze, definite inquinanti organici emergenti, con proprietà e talvolta struttura chimica simili a quelle bandite. Tuttavia, poiché tali prodotti non sono ancora sufficientemente caratterizzati per comportamento ambientale, tossicità e capacità di bioaccumulo, i richiami delle autorità sono volti all’acquisizione di informazioni allo scopo di valutarne il rischio da esposizione e, se necessario, emanare specifiche regolamentazioni.

In questo ambito, l’attività di ricerca per la determinazione analitica di contaminanti organici persistenti è volta allo sviluppo di metodi analitici affidabili per l’analisi contemporanea di composti appartenenti a diverse classi merceologiche, ma presenti contemporaneamente negli ambienti di vita e/o di lavoro. Tali metodi, applicati a campioni reali, sono utilizzati per stimare i livelli di concentrazione nel luogo di lavoro e nelle zone limitrofe, al fine di valutare gli eventuali rischi per gli operatori e la popolazione.

Ultimo aggiornamento: 26/07/2019