Durante l’esercizio le attrezzature a pressione possono essere soggette a vari meccanismi di danno, che ne possono compromettere l’integrità strutturale e dar luogo a situazioni di elevato rischio per la sicurezza.
Fra questi particolarmente sentito è quello dello scorrimento viscoso che riguarda nello specifico i generatori di vapore, i forni petrolchimici e le attrezzature in pressione esercite oltre una determinata temperatura.
In caso di difetti, per analizzare le situazioni di danneggiamento e valutare l’idoneità all’esercizio in sicurezza delle attrezzature, si può far riferimento alle metodologie “Fitness-for-Service” che garantiscono una valutazione quantitativa rigorosa finalizzata ad individuare la “stabilità” del difetto e la possibilità di esercire per un determinato intervallo temporale.
Le strategie manutentive di tipo “Risk-Based” permettono, laddove attuate in maniera rigorosa, di ottimizzare i livelli di rischio sull’impianto sulla base di un’analisi complessiva che prenda in esame tutti gli aspetti tecnici e di sicurezza correlati alla singola attrezzatura oggetto dell’analisi.
Idoneità all'esercizio attrezzature a pressione
Risk-Based Inspection (RBI)
Spesso l’idoneità all’ulteriore esercizio di un componente è condizionata all’intensificazione dei processi di ispezione e manutenzione successivi.
In altri termini una maggiore accuratezza del controllo, correlata a valutazioni sul rischio insito nell’impianto, fornisce una maggiore garanzia di affidabilità del componente in relazione alla sua integrità strutturale. In tale quadro l’applicazione delle tecniche di ispezione basata sul rischio può risultare molto utile quale strumento di ausilio alla programmazione delle attività di ispezione e manutenzione di impianto.
La metodologia di tipo RBI risulta molto versatile in base alle diverse modalità di applicazione (tecniche di tipo qualitativo, semi-quantitativo e quantitativo) previste dalla normativa dell’American Petroleum Institute API 580 – 581 (rivolta in maniera specifica a componenti dell’industria petrolchimica). A livello europeo gli sforzi sono concentrati nella realizzazione di un codice di validità più generale nell’ambito della RBLM (Risk based life management) di competenza della commissione CEN TC 319.
Dal punto di vista strettamente normativo, ed in particolare per quanto attiene il DM 329/04, le metodologie di tipo RBI risultano un utile strumento per determinare la periodicità delle ispezioni di apparecchi oggetto di deroga.
Di ausilio alle valutazioni RBI è la norma UNI TS 11325-8.
In altri termini una maggiore accuratezza del controllo, correlata a valutazioni sul rischio insito nell’impianto, fornisce una maggiore garanzia di affidabilità del componente in relazione alla sua integrità strutturale. In tale quadro l’applicazione delle tecniche di ispezione basata sul rischio può risultare molto utile quale strumento di ausilio alla programmazione delle attività di ispezione e manutenzione di impianto.
La metodologia di tipo RBI risulta molto versatile in base alle diverse modalità di applicazione (tecniche di tipo qualitativo, semi-quantitativo e quantitativo) previste dalla normativa dell’American Petroleum Institute API 580 – 581 (rivolta in maniera specifica a componenti dell’industria petrolchimica). A livello europeo gli sforzi sono concentrati nella realizzazione di un codice di validità più generale nell’ambito della RBLM (Risk based life management) di competenza della commissione CEN TC 319.
Dal punto di vista strettamente normativo, ed in particolare per quanto attiene il DM 329/04, le metodologie di tipo RBI risultano un utile strumento per determinare la periodicità delle ispezioni di apparecchi oggetto di deroga.
Di ausilio alle valutazioni RBI è la norma UNI TS 11325-8.
Ultimo aggiornamento: 02/08/2017