INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

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Ancoraggi e sistemi di protezione individuale dalle cadute

Tutte le attività lavorative, ed in particolare quelle che si svolgono nei cantieri temporanei o mobili, devono essere eseguite in condizioni di sicurezza rispettando le misure generali di tutela previste dall’art.15 del DLgs 81/08; esse iniziano dalla valutazione dei rischi e terminano con la manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti e dispositivi di sicurezza.

Nella maggior parte dei casi tuttavia non si riesce ad eliminare i pericoli e/o a ridurre i rischi a livello accettabile; questa circostanza impone di individuare ed adottare misure tecnico-organizzative, mezzi e dispositivi di protezione collettiva. Se, a seguito della loro applicazione il rischio è stato ridotto a livello accettabile, l’attività può cominciare, altrimenti si deve far ricorso ai dispositivi di protezione individuale.

In questo settore, più che ai dispositivi, è più opportuno fare riferimento ai sistemi. I sistemi di protezione normalmente utilizzati nei cantieri temporanei o mobili sono i parapetti provvisori, le reti di sicurezza ed i DPI contro le cadute dall’alto.

Su tali sistemi il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti prodotti e insediamenti antropici effettua attività di ricerca e di sviluppo normativo al fine di migliorarne le caratteristiche intrinseche e quelle relative alla sicurezza durante l’uso.

Assorbimento energia parapetti

Il D.Lgs. 81/08 agli artt. 15 e 111 antepone le misure tecniche di prevenzione, i mezzi di protezione collettiva, le misure, i metodi o i procedimenti di riorganizzazione del lavoro ai mezzi individuali.
Ambedue le tipologie di protezione (collettiva ed individuale) possono tuttavia determinare rischi residui sufficientemente elevati e tali da arrecare possibili danni sul corpo del lavoratore: è il caso dell’impatto dello stesso contro un parapetto di sommità a seguito di caduta dall’alto. In questo caso è fondamentale che la protezione dissipi l’energia in maniera tale da ridurre il più possibile le conseguenze dovute all’urto sul lavoratore.

Le caratteristiche dei parapetti di sommità dipendono dai requisiti prestazionali e geometrici che essi debbono possedere e che possono essere desunti dalla norma di prodotto UNI EN 13374: 2013 che seppur relativa ai parapetti provvisori può essere applicata anche a quelli di sommità per definirne i requisiti.

L’attività di ricerca del Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti e Insediamenti Antropici si propone di verificare che i comuni parapetti di sommità disponibili sul mercato soddisfino tali requisiti e, se necessario, migliorarli per renderli idonei allo scopo.
Ulteriore obiettivo è quello di individuare strumenti migliorativi della modalità di dissipazione dell’energia, durante l’impatto di un corpo contro un parapetto di sommità di ponteggio, sia mediante lo studio della dinamica dell’impatto che attraverso l’attività sperimentale.

Ultimo aggiornamento: 26/07/2019