Uno dei principali elementi critici dell’epidemiologia ambientale e dell’analisi del rischio è costituito da una corretta valutazione dell’esposizione umana agli inquinanti presenti in ambiente. Con il termine esposizione si definisce il contatto fra un agente presente in una matrice ambientale e una superficie del corpo umano.
La valutazione dell’esposizione (exposure assessment) esplora perciò, quanto, come, da quando e per quanto tempo una sostanza viene a contatto con gli individui di una popolazione. A differenza del contesto lavorativo, caratterizzato da esposizioni legate alle mansioni e da un ambito spazio-temporale molto spesso definito, l’inquinamento ambientale è in genere caratterizzato da esposizioni multiple alle più svariate tipologie di sostanze (tossici, cancerogeni, infiammabili, irritanti, sensibilizzanti, ecc.), a basse concentrazioni, con elevata diffusione e variabilità spaziotemporale.
Per tale motivo, è fondamentale che le tecnologie per la valutazione dell’esposizione, soprattutto per quanto attiene l’esposizione ad inquinanti chimici e microbiologici, siano ad alta risoluzione e cioè uniscano il massimo della sensibilità e della specificità. Le tecniche di biologia molecolare hanno costituito in questo senso, un grande impulso per raggiungere ottimi risultati, sia per il monitoraggio delle sostanze inquinanti (sviluppo della biosensoristica) che, più recentemente, per l’analisi fine del Bioareosol.
Inquinanti chimici e microbiologici pericolosi
Ultimo aggiornamento: 02/08/2017