Si definiscono esplodibili le miscele costituite da almeno un agente ossidante allo stato gassoso, detto comburente (aria, ossigeno, ozono, cloro, fluoro, vapori di acqua ossigenata) e da almeno un combustibile (idrogeno, ossido di carbonio, idrocarburi od altra sostanza organica, ammoniaca, polverino di carbone o di materiale organico, polveri metalliche quali Na, K, Al, Mg, Ti, Zr e loro leghe, nebbie di sostanze organiche, ecc.).
In presenza di un adeguato innesco (o per attivazione termica) tali miscele possono dar luogo ad una esplosione. Taluni polveri metalliche, ad esempio di Mg, possono formare miscele esplodibili anche con la CO2.
In letteratura sono reperibili diversi dati riguardanti le miscele contenenti aria o ossigeno, ma pochi relativi ad altri comburenti.
Il comportamento delle miscele esplodibili è caratterizzato di specifiche proprietà delle reazioni e del loro modo di evolvere, quali:
- limiti di infiammabilità
- limiti di esplosività
- punto di infiammabilità
- temperatura di autoaccensione.