INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

INAIL - Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

Misure di tutela

Nel caso di utilizzo di agenti cancerogeni o mutageni sul luogo di lavoro, il datore di lavoro deve intraprendere misure specifiche di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori esposti o potenzialmente esposti.

Le misure, prescritte dagli artt. 235 ÷ 241 del d.lgs. 81/2008 e s.m.i., rientrano nei seguenti ambiti:
  1. sostituzione e riduzione
  2. valutazione del rischio
  3. misure tecniche, organizzative, procedurali
  4. misure igieniche
  5. informazione e formazione
  6. esposizione non prevedibile
  7. operazioni lavorative particolari.
Le misure si applicano a tutte le attività nelle quali i lavoratori sono o possono essere esposti: sia quelle abituali (es. produzione, ricerca e sviluppo, commercio), sia quelle ausiliarie (es. pulizia, manutenzione, gestione delle emergenze).
Le misure si applicano a tutti:
  • i lavoratori subordinati e parasubordinati
  • gli artigiani titolari, i soci e i collaboratori familiari
  • gli apprendisti
  • gli studenti addetti ad esercitazioni pratiche
  • i soggetti terzi (appaltatori, subappaltatori, visitatori).
In aggiunta alle misure di cui sopra, è espressamente vietata la produzione, la lavorazione e l’impiego delle seguenti sostanze (allegato XL del d.lgs. 81/2008 e s.m.i.):

 

Nome N. EINECS N. CAS
2- naftilammina (e suoi sali) 202-080-4 91-59-8
4-amminodifenile (e suoi sali) 202-177-1 92-67-1
benzidina (e suoi sali) 202-199-1 92-87-5
4- nitrodifenile 202-204-7 92-93-3

La 2-naftilammina, il 4-amminodifenile e la benzidina sono cancerogeni di Categoria 1A e il 4-nitrodifenile di Categoria 1B.
 
Eccezioni ai divieti:

  1. presenza delle sostanze in una miscela – o quale componente di rifiuti – in concentrazione individuale < 0,1% in peso
  2. rilascio di autorizzazione, da parte del Ministero del lavoro, per l’esecuzione di attività che implicano l’uso di sostanze vietate. 
In caso si debbano utilizzare Dpi per le vie respiratorie, è obbligatorio sottoporre i lavoratori ad addestramento sul loro corretto impiego (in quanto Dpi di III Categoria).

Informazione e formazione

Il datore di lavoro, sulla base delle conoscenze disponibili, deve fornire ai lavoratori informazioni e istruzioni, in particolare riguardo a:
  • tipologia di agenti cancerogeni e/o mutageni presenti nei cicli lavorativi, loro dislocazione, rischi per la salute connessi al loro impiego (compresi i rischi aggiuntivi dovuti al fumare)
  • precauzioni da prendere per evitare l’esposizione (misure tecniche, organizzative, procedurali).
  • misure igieniche da osservare
  • necessità di indossare e impiegare indumenti di lavoro e protettivi e Dispositivi di protezione individuale e loro corretto impiego
  • modalità per prevenire il verificarsi di incidenti e misure da adottare per ridurre al minimo le conseguenze.
In ordine a tutti questi argomenti, il datore di lavoro assicura una formazione adeguata ai lavoratori. La formazione deve avvenire durante l’orario di lavoro e non deve costituire oneri economici per i destinatari.

L’informazione e la formazione vanno erogate prima di adibire i lavoratori alle attività a rischio di esposizione ad agenti cancerogeni/mutageni e devono essere ripetute almeno ogni 5 anni e comunque ogniqualvolta si verifichino nelle lavorazioni cambiamenti che influiscono sulla natura dei rischi.

Gli impianti, i contenitori e gli imballaggi contenenti agenti cancerogeni o mutageni devono essere etichettati in maniera leggibile e comprensibile.

I contrassegni utilizzati e le altre indicazioni devono essere conformi ai criteri classificativi del Regolamento Clp riportati nella sezione classificazione.

Ultimo aggiornamento: 22/02/2023