Il Network nazionale per l’individuazione di misure di prevenzione protezione connesse con l’esposizione a nanomateriali in ambito lavorativo (NanOSH Italia) è stato istituito nel 2008 dall'Ispesl, come punto di riferimento nazionale per promuovere la collaborazione in un’ottica di sviluppo responsabile delle nanotecnologie, con i seguenti obiettivi principali:
- potenziare e consolidare a livello nazionale la collaborazione nell’attività di ricerca sui rischi da esposizione lavorativa a nanomateriali (NM), effettuando una ricognizione dei bisogni, delle priorità e delle possibilità di finanziamento;
- sviluppare un approccio multidisciplinare alla valutazione del rischio promuovendo attività di ricerca integrate;
- individuare strumenti idonei per lo sviluppo della comunicazione ed il trasferimento delle conoscenze nel settore.
A questa prima pubblicazione ne sono seguite altre due. Nel 2012 è stato pubblicato il volume di approfondimento tematico Dal Libro Bianco alle policies: la consultazione degli stakeholders, in cui vengono raccolti sia i risultati del processo di coinvolgimento dei principali stakeholder nazionali attivi nel settore della salute e della sicurezza sul lavoro, in particolare in materia di rischi emergenti e nanotecnologie, sia i differenti punti di vista dei soggetti politici ed istituzionali, delle imprese, della ricerca e dell’economia, che in Italia hanno, a diverso titolo, un ruolo chiave nello sviluppo delle nanotecnologie.
Nel 2013 la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, tra le proposte per una strategia nazionale di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, ha inserito le attività del network 'NanOSH Italia' tra quelle utili per la predisposizione di strumenti di ausilio, come linee guida e buone prassi, destinate agli operatori interessati in materia di salute e sicurezza dei NM.
NanOSH Italia, dunque, si struttura come una rete che sostiene la collaborazione tra esperti e stakeholders, al fine di promuovere lo scambio delle informazioni e la produzione congiunta di documentazione per la disseminazione delle conoscenze scientifiche, e supporta il rafforzamento della ricerca nel campo della prevenzione dei rischi derivanti dall'esposizione a NM in ambiente di lavoro.